(ANSA) - VARSAVIA, 12 NOV - Decine di feriti, fra i quali
anche diversi giornalisti e 35 agenti di polizia, almeno 300
persone fermate e 36 arresti: questo è il primo bilancio di
gravi scontri avvenuti ieri sera a Varsavia fra gruppi di
nazionalisti polacchi e la polizia, in occasione della marcia
organizzata per festeggiare il 102/imo anniversario
dell'indipendenza della Polonia. Le forze dell'ordine
riferiscono anche dell'incendio di un appartamento e di diversi
danni all'infrastruttura stradale. Secondo il portavoce della
polizia, fra alcune migliaia di partecipanti alla marcia -
illegale a causa delle restrizioni dovute alla pandemia - vi
erano tifosi e hooligan, e molte persone in stato di
ubriachezza. Le pattuglie della polizia sono state attaccate con
pietre e bottiglie. Un razzo sparato dai manifestanti ha
provocato l'incendio in una casa lungo il percorso della marcia.
"Dobbiamo prendere sulle nostre spalle la croce di Cristo e
diventare i suoi nuovi cavalieri" ha detto all'inizio Robert
Baczkiewicz, capo dell'associazione Marcia dell'Indipenenza, che
ha organizzato l'evento, rivolgendosi agli ultrà presenti e
invitandoli - come ai tempi delle crociate - a "conquistare
Gerusalemme." Scontri si sono verificati anche a Breslavia, dove
si registrano 11 arresti. (ANSA).
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