(ANSA) - BERLINO, 26 NOV - "La verità è che il veto al budget
europeo e al Recovery fund non è stato causato dall'Ungheria e
dalla Polonia, ma da chi ha posto le condizioni perché ci
arrivasse". È quello che scrive sul suo blog il portavoce del
premier ungherese Viktor Orban, Zoltan Kovacs, affermando che
Varsavia e Budapest finiscono come sempre nel ruolo delle
"pecore nere", soltanto perché stanno "insistendo per mantenere
l'accordo originario di luglio scorso". Kovacs propone un
articolo di George Soros dal titolo "L'Ue deve sollevarsi di
fronte a Ungheria e Polonia", e lo commenta: l'invito ad
"'aggirare' il veto di Polonia e Ungheria dimostra tristemente
che questo meccanismo dello stato di diritto non sarebbe altro
che un ricatto, per autorizzare la lobby pro-migranti a forzare
l'ingresso illegale di milioni di rifugiati nel Paese". (ANSA).
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