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Italia-Serbia: Pinotti a Belgrado, pieno appoggio cammino Ue

Colloqui Vucic e Djordjevic. Accelerare integrazione Balcani

24 giugno, 12:09

(ANSAmed) - BELGRADO - Le prospettive di un ulteriore rafforzamento delle relazioni bilaterali, in particolare nel campo militare e della difesa, il pieno appoggio dell'Italia a una rapida integrazione europea della Serbia e degli altri Paesi della regione e le attese per il vertice dei Balcani occidentali, del prossimo 12 luglio a Trieste, sono stati i temi al centro dei colloqui che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha avuto oggi a Belgrado con il neopresidente serbo Aleksandar Vucic e con il suo omologo Zoran Djordjevic. Pinotti rappresentava l'Italia alla cerimonia ufficiale di insediamento dell'ex premier Vucic nella sua nuova carica di presidente. "Il rapporto tra Serbia e Italia è straordinariamente importante", ha detto ai giornalisti il ministro Pinotti, che ha ricordato come tra le prime visite all'estero del presidente Sergio Mattarella vi sia stata proprio la Serbia, la cui integrazione europea va sostenuta e resa più rapida dal momento che la stabilità della Serbia contribuisce alla stabilità della regione e dell'Europa intera. "Questa grande amicizia l'ho riscontrata oggi con il presidente Vucic", ha osservato Pinotti secondo cui "storicamente esiste un legame forte tra i nostri due popoli". Vucic da parte sua, come ha riferito la presidenza in un comunicato, ha voluto ringraziare il presidente Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni per l'amicizia e il costante appoggio al cammino europeo di Belgrado. Con il vertice di Trieste, ha affermato Pinotti, "l'Italia intende impegnarsi a sostenere con forza il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, facendo in modo che venga gestito non solo in maniera burocratica". "Ho percepito che qui c'è un'attesa affinché da quel vertice venga una spinta per una accelerazione del processo di integrazione europea". Con il suo collega della difesa, Pinotti ha constatato l'ottimo stato della collaborazione in campo militare, concordando sulla volontà di un ulteriore ampliamento delle relazioni - che si basano essenzialmente su scambi fra accademie e ufficiali, esercitazioni congiunte, partecipazione comune a missioni di pace. Pinotti ha osservato a questo riguardo come la Serbia partecipi alla missione Unifil in Libano con propri militari inquadrati nell'ambito del contingente italiano. Riguardo alla crisi dei migranti, il ministro ha sottolineato il "grande senso di responsabilità e capacità di gestione" mostrati dalla Serbia, mentre l'Italia - ha osservato Pinotti - non vede alcuna contraddizione nel rapporto molto stretto che la Serbia mantiene con la Russia, alla quale è legata storicamente e culturalmente.

In realtà, ha detto, "deve essere obiettivo di tutti ritrovare il dialogo con la Russia e riattivare le relazioni con Mosca".

(ANSAmed).

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