Percorso:ANSA > Nuova Europa > Dossier e Analisi > Ucraina: Kelin (Russia), dobbiamo adempiere accordi Minsk

Ucraina: Kelin (Russia), dobbiamo adempiere accordi Minsk

Per superare la crisi nella regione di Donbass

08 ottobre, 16:39

(ANSA) - UDINE - ''La maggior parte dei paesi coinvolti nei colloqui, Francia, Germania, Stati Uniti e Russia, tutti siamo d'accordo sul fatto che dobbiamo adempiere gli accordi di Minsk, raggiunti qualche tempo fa, che sono lo strumento più importante contro la crisi in atto nella regione del Donbass''. Lo ha dichiarato Andrey Kelin, direttore del Dipartimento per Cooperazione Europea presso il Ministero russo degli Affari Esteri, parlando con ANSA Nuova Europa ai margini della 13/a edizione del Forum Internazionale dell'Euroregione Aquileia ''L'Europa trema'', tenutosi di recente a Udine e organizzato dall'associazione Mitteleuropa.

''Questi accordi hanno due lati - ha continuato Kelin, parlando delle tensioni tra Russia e Ucraina - il lato della sicurezza, il che significa che dovremo dividere le forze, ritirare le armi e le truppe e decidere su linee di demarcazione. Ma c'è anche il lato politico, che dovrebbe garantire standard normali di vita alla popolazione di lingua russa nella regione del Donbass, cioè a diversi milioni di persone''.

Secondo Kelin, ''abbiamo bisogno di garanzie politiche per quelle persone, dovrebbe essere apportato un emendamento costituzionale per dare a questa regione uno status autonomo e dovrebbero tenersi elezioni democratiche; coloro che hanno in mano le redini del potere dovrebbero essere legalmente eletti.

Tuttavia - ha aggiunto - per consentire alle persone di partecipare a queste elezioni un'amnistia dovrebbe essere dichiarata dalle autorità di Kiev per tutti i russi che vivono là, altrimenti molti potrebbero andare a processo e tutta la situazione diventerebbe molto difficile. Nessuna di queste tre pre-condizioni, però, viene garantita da Kiev al momento''. Kelin ha poi sottolineato che il parlamento e il governo di Kiev hanno dichiarato ''di essere disposti ad adempiere alla parte sicurezza degli accordi di Minsk, ma anche che non intendono attuare il lato politico. Pertanto, è necessario uno sforzo internazionale per stabilire una tabella di marcia che combini la parte politica con la sicurezza, perché a mio parere una un lato non può funzionare senza l'altro. Se si adempie al solo lato della sicurezza, in qualsiasi momento le forze armate possono violare l'accordo e invadere territori (da ambo le parti) e la situazione peggiorerà sicuramente''.

Secondo il diplomatico russo, ''il lato politico è necessario per superare questa crisi. Inoltre, i gli accordi di Minsk forniscono alcuni strumenti per salvaguardare la lingua e la cultura della popolazione russa che vive nel Donbass, a partire dal russo come lingua di istruzione. Purtroppo - ha commentato - il parlamento di Kiev ha approvato un disegno di legge per l'istruzione che esclude semplicemente la possibilità per le minoranze di educare i bambini nella propria lingua madre.

Questo è chiaramente contro Minsk. Una nuova legge sta per essere approvata, per quanto riguarda la reintegrazione di Donbass. Questo, di nuovo, è contro gli accordi di Minsk e fornisce una base giuridica per un futuro intervento militare.

Sono molto preoccupato - ha concluso - di questi passi indietro''.(ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati