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Croazia: 25/mo offensiva 'Tempesta', toni di riconciliazione

A cerimonia ufficiale prima volta leader minoranza serba

05 agosto, 18:45
(ANSAmed) - ZAGABRIA, 5 AGO - In un'atmosfera di riconciliazione e di mutuo riconoscimento delle vittime, la Croazia celebra oggi il 25/mo anniversario della offensiva militare nota come 'Tempesta', che segnò la fine della guerra per l'indipendenza del Paese, con la sconfitta della ribellione dei serbi della Krajina, iniziata nel 1991 con l'appoggio di Belgrado, ma che vide anche la morte di duemila e l'esodo di circa 250 mila serbi.

Alla cerimonia centrale a Knin, che fino al 5 agosto del 1995 fu la roccaforte dei ribelli serbi nell'entroterra della Dalmazia, erano presenti oggi le massime cariche politiche e istituzionali della Croazia.

Quest'anno però per la prima volta c'era anche il leader della comunità serba, Boris Milosevic, nuovo vicepremier nel secondo governo del premier conservatore Andrej Plenkovic, rieletto un mese fa. La presenza di Milosevic è stata interpretata da tutte le forze politiche croate e dalla maggioranza dell'opinione pubblica come uno gesto simbolico di portata storica, fondamentale per la riconciliazione dei due popoli. Per questo la cerimonia non ha assunto toni trionfalistici e nazionalistici, come era tradizione in passato, ma i discorsi hanno messo in primo piano il riconoscimento di tutte le vittime e dei crimini commessi da ambedue le parti in guerra.

"Vogliamo e dobbiamo mostrare compassione per tutte le vittime innocenti, siano esse croate o serbe", ha detto Plenkovic, aggiungendo di essere consapevole "che la vittoria croata fu traumatica per molti serbi di Croazia, che lasciarono la propria terra e le proprie case". Il premier ha espresso "rammarico per i crimini di guerra commessi da parte croata, che, purtroppo, ci sono stati". Difendendo la legittimità e la legalità dell'offensiva delle forze di Zagabria, il premier ha comunque sottolineato "che il diritto alla difesa, non è e non può essere una giustificazione per il male commesso". Come gesto di riconciliazione, nei prossimi giorni il vicepremier e ministro per i veterani di guerra, Tomislav Medved, ex generale dell'esercito croato, si recherà con Milosevic a Grubori, villaggio dove nell'agosto del 1995 soldati croati uccisero a sangue freddo cinque anziani serbi. L'eccidio di Grubori è un forte simbolo dei crimini commessi dalle forze croate in rappresaglie e vendette dopo la conclusione vittoriosa dell'offensiva 'Tempesta', e la presenza di Medved alla commemorazione avrà una valenza simile a quella del serbo Milosevic oggi a Knin. Tra i serbi uccisi nei crimini commessi dai croati in un altro villaggio serbo ci fu anche la nonna del vicepremier Milosevic. (ANSAmed) (ANSA).

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