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Cyberattacchi contro terminal petroliferi in Nord Europa

Le autorità nazionali avviano inchieste

03 febbraio, 16:44
(ANSA) - BRUXELLES, 03 FEB - Almeno sei terminal petroliferi nei porti marittimi di Anversa, Gand, Terneuzen e Amsterdam sono stati colpiti da un attacco informatico su larga scala nelle ultime 24 ore. Lo riportano i media locali. Il deliberato sabotaggio del traffico petrolifero europeo sarebbe iniziato il 29 gennaio scorso con attacchi informatici contro undici siti di Oiltanking in Germania, uno dei principali fornitori che rifornisce Shell. Le autorità belghe, olandesi e tedesche hanno aperto diverse inchieste per individuare i responsabili degli attacchi.

Gli attacchi non sembrano essere il risultato di un'azione coordinata. Lo sostiene, stando a quanto riporta Belga, il Centro nazionale olandese di sicurezza informatica (Ncsc).

Tuttavia, si ritiene che siano stati eseguiti da gruppi criminali. Secondo Handelsblatt, che cita un rapporto d'indagine tedesco, gli hacker dietro l'attacco hanno usato il ransomware BlackCat, scoperto dagli esperti di cybersicurezza alla fine del 2021 ed è considerato più innovativo dei suoi rivali. Il principio della frode consiste nel penetrare nel sistema informatico di un'azienda per rubare i suoi dati, poi minacciare di pubblicarli se il riscatto non viene pagato. Le autorità del Belgio non hanno ancora reagito ma diverse aziende attive nel Paese sono state prese di mira, come Sea-Invest e Oiltanking. Le conseguenze di questi attacchi sono ancora incerte. Energia, la federazione del settore petrolifero, non ha ancora ricevuto alcuna informazione su possibili problemi di approvvigionamento.

In Germania, invece, sono stati segnalati problemi in diverse centinaia di stazioni di servizio nel nord del Paese. (ANSA).

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