Percorso:ANSA > Nuova Europa > Dossier e Analisi > Centro-Est Europa, crescita disoccupazione 'questione tempo'

Centro-Est Europa, crescita disoccupazione 'questione tempo'

Impatto pandemia posti lavoro ancora solo relativamente visibile

30 maggio, 15:01
(di Stefano Giantin) (ANSA) - BELGRADO, 30 MAG - L'impatto della pandemia sul mercato del lavoro nell'Europa centrale e orientale non è ancora completamente visibile nelle statistiche sui senza lavoro, ma "l'aumento del tasso di disoccupazione sembra solo questione di tempo". Lo segnala Erste Group Research, in un nuovo rapporto dedicato al tema occupazione nell'area.

Il mercato del lavoro in Croazia, Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Polonia e Romania al momento "può sembrare" solo "a malapena colpito dal virus", se confrontato con il drammatico aumento del tasso di disoccupazione in un periodo di tempo molto breve osservato ad esempio negli Stati Uniti e in parte dell'Europa occidentale, si legge nello studio. Il rapporto rileva che a marzo la crescita del tasso di disoccupazione nell'Europa centrale e orientale "era appena percettibile nella maggior parte dei paesi della regione", ad eccezione dell'Austria.

La "discrepanza tra la ricaduta sul mercato del lavoro negli Stati Uniti e nei Paesi europei risiede molto probabilmente nella flessibilità del mercato del lavoro stesso", ha specificato Erste. Nell'Europa centro-orientale, ad esempio, "la risoluzione di un contratto" richiede tempi lunghi e "il periodo di preavviso nel caso di contratti a tempo indeterminato viene generalmente conteggiato in mesi". Per questo motivo, ha affermato Erste, "i licenziamenti di marzo dovrebbero essere visibili nelle statistiche sulla disoccupazione con un paio di mesi di ritardo".

In generale, a marzo in Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Romania, il tasso di disoccupazione non è mutato quasi per niente. L'incremento di aprile è stato marginale in Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia (+0,1-0,4%) e in Slovacchia (+1,4%). In Croazia, il tasso di disoccupazione al 9,4% è stato raggiunto solo ad aprile, ha illustrato Erste. Nei prossimi mesi, con una recessione "inevitabile", il tasso di disoccupazione dovrebbe tuttavia iniziare a crescere in maniera più sostenuta, finendo in doppia cifra in Croazia, Romania e Serbia (tra il 10 e il 12%), mentre in Ungheria, Polonia e Slovacchia, Erste prevede un aumento medio da due a tre punti percentuali, attestandosi al 7% circa in Ungheria, al 7,5% in Polonia e al 9,5% in Slovacchia.

Secondo il rapporto, i Paesi della regione "con un alto tasso di occupazione" nel settore ricettivo-turistico "probabilmente assisteranno ad aumenti più rapidi e/o più alti del tasso di disoccupazione". Al contrario, la possibilità di telelavoro in vari comparti dovrebbe ridurre l'impatto negativo del coronavirus sull'occupazione, in particolare in paesi come l'Austria. (ANSA).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati