(di Rosanna Pugliese) (ANSA) - BERLINO - E' arrivato nella
tarda serata di ieri l'accordo a Berlino, nella Grosse
Koalition, sul nuovo pacchetto di aiuti alle famiglie e
all'economia, per contrastare gli effetti del coronavirus: ed è
stata Angela Merkel ad annunciare misure per ben 130 miliardi di
euro, che saranno spesi fra il 2020 e il 2021. Una cifra al di
sopra delle aspettative, che ha superato anche le resistenze
iniziali del bavarese Markus Soeder, che nei giorni scorsi aveva
tentato di mettere un tetto limite a 100 miliardi. Le trattative
dei vertici di Cdu, Csu e Spd, iniziate ieri, sono durate 21
ore. Alla fine i partiti del Merkel IV sono arrivati a
un'intesa, riassunta in un documento di 15 pagine, che prevede
l'alleggerimento dei Comuni, la riduzione dell'Iva, bonus per le
famiglie, ulteriori aiuti alle piccole imprese e investimenti
sul futuro, che comprendono gli incentivi per le auto
elettriche. Si tratta di un pacchetto aggiuntivo, rispetto al
piano da oltre 1000 miliardi, messi in campo dalla Germania a
marzo, fra aiuti alle imprese e prestiti di garanzia. Il piano
presentato stasera sarà la "pietra angolare" per confrontarsi
con le sfide poste dalla crisi del coronavirus, secondo le
parole di Angela Merkel, affiancata dal vicecancelliere Olaf
Scholz, il quale dal canto suo ha ribadito: "La pandemia non è
affatto finita". Le misure decise sono "giuste per evitare il
peggio, e la situazione resterà comunque non facile", ha
aggiunto la cancelliera. "Abbiamo oltre 7 milioni di persone in
cassa integrazione - ha spiegato -. Dobbiamo essere grati del
fatto di avere questo strumento, ma questo mostra quanto sia
fragile la situazione". In conferenza stampa con lei e Scholz,
il capogruppo parlamentare della Cdu Ralf Brinkhaus (e non è
passata inosservata l'assenza della leader del partito, ormai
depotenziata, Annegret Kramp-Karrenbauer), il leader della Csu
Markus Soeder e dell'Spd Norbert Walter Borjans. Dei 130
miliardi previsti dal pacchetto, 120 saranno a carico delle
casse federali, che verranno in aiuto anche ai Comuni. Dal 1
luglio al 31 dicembre l'Iva verrà ridotta dal 19 al 15%, e per
quel che riguarda le tariffe agevolate la riduzione sarà dal 7
al 5%. Le famiglie potranno contare su un versamento una tantum
di 300 euro per figlio. Previsti anche 25 miliardi di "aiuti
ponte" alle imprese dei settori particolarmente colpiti (nel
documento si cita ad esempio il settore gastronomico e quello
della ricezione turistica) e 50 miliardi di "investimenti sul
futuro": con i quali si intende ad esempio promuovere
l'elettromobilità, con incentivi fino a 6.000 euro per chi
acquisterà auto elettriche.(ANSA)
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