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Montenegro: azienda italiana,problemi nuove regole porto Bar

Numero due Confindustria Est Europa, rischi per sicurezza

09 dicembre, 12:44
(ANSA) - BELGRADO, 09 DIC - Un progetto del ministero dei Trasporti e degli Affari marittimi del Montenegro per allargare ad altri concessionari la gestione dei servizi di pilotaggio nell'area del porto di Bar, uno dei più importanti in Adriatico, potrebbe causare problemi alla sicurezza della navigazione. Lo ha dichiarato all'ANSA Erich Cossutta, presidente e socio della società Ocean Montenegro e vicepresidente di Confindustria Est Europa. Secondo Cossutta, le nuove regole violerebbero anche i contratti in essere con l'attuale concessionario, la stessa Ocean Montenegro, che ha annunciato la possibilità di aprire un arbitrato a Londra e ha informato le istituzioni competenti montenegrine, la procura e l'Agenzia anticorruzione. Ocean Montenegro, controllata dalla Ocean Team di Trieste, è dal 2011 unico concessionario per i servizi portuali nel porto di Bar. Il ministero dei Trasporti montenegrino ha annunciato a novembre una gara per l'aggiudicazione di una nuova concessione per i servizi di pilotaggio a Bar, giustificando la decisione con un aumento del traffico marittimo. Ocean afferma invece, sulla base di dati ufficiali, che il traffico starebbe diminuendo e che una nuova concessione sarebbe contraria alle leggi locali e alle normative e prassi Ue, ha illustrato Cossutta all'ANSA. Il Montenegro è Paese candidato all'adesione Ue.

La decisione del ministero dei Trasporti del Montenegro, che aprirebbe a nuovi concessionari, secondo l'imprenditore italiano sarebbe basata su dati errati e dunque invierebbe "un messaggio di incertezza giuridica a investitori credibili" e sarebbe "contrario alle prassi e alle regole europee" fino a rischiare di "mettere in pericolo la sicurezza della navigazione", sostiene Cossutta. In altre parole, "negli ultimi cinque anni non vi è stato alcun aumento del carico di lavoro", ha aggiunto Cossutta all'ANSA, precisando che i servizi di pilotaggio sono generalmente considerati servizi di interesse pubblico e sono quindi esenti dalle norme dell'Ue in materia di accesso al mercato e protezione della concorrenza. "Il pilotaggio fornisce un servizio necessario e unico nel settore marittimo che, se aperto alla concorrenza, metterebbe a repentaglio la sicurezza e la protezione marittime, la protezione dell'ambiente e l'efficienza dei porti", ha rimarcato.

Tuttavia, ha concluso Cossutta, la decisione di un ministero non danneggerà "la cooperazione che abbiamo con il governo del Montenegro, paese con il quale desideriamo continuare a lavorare sulla base delle buone pratiche commerciali e dei principi Ue".

(ANSA).

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