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Pegasus: Ong,al via battaglia legale in Ungheria, Ue,Israele

Per caso sorveglianza illegale giornalisti e attivisti

28 gennaio, 19:09
(ANSA) - TRIESTE, 28 GEN - La Hungarian Civil Liberties Union (HCLU), una Ong attiva dal 1994 nel campo della protezione dei diritti umani, ha avviato un'azione legale per conto di sei persone dinanzi alle autorità ungheresi, alla Commissione europea, alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo e in Israele in relazione al cosiddetto caso Pegasus, ha informato la HCLU. Tracce del controverso spyware Pegasus, sviluppato dal gruppo israeliano NSO, "sono state trovate sui telefoni di diversi obiettivi ungheresi, che ovviamente non rappresentano alcun rischio per la sicurezza nazionale, ma che sono stati fonte di disturbo per il governo" Orban, ha ricordato l'organizzazione sul suo sito web.

Nel 2021, il "Progetto Pegasus", un consorzio di testate giornalistiche tra cui il Guardian, aveva rivelato che un certo numero di giornalisti in Ungheria era stato preso di mira attraverso Pegasus, ha ricordato oggi il Guardian. Il caso si era allargato anche ad altri Paesi. HCLU "mira a smascherare la pratica della sorveglianza segreta illegale, a fare in modo" che tribunali internazionali "dichiarino che le regole ungheresi sulla raccolta di informazioni segrete viola i diritti fondamentali" e a "prevenire abusi motivati ;;politicamente", ha affermato l'Ong.

I sei clienti rappresentanti dall'Ong sono i giornalisti Brigitta Csikász, Dávid Dercsényi, Dániel Németh e Szabolcs Panyi, l'attivista studentesco Adrien Beauduin e una sesta persona che ha richiesto l'anonimato.

"Questa non è una causa per un risarcimento" ma è pensata "per accedere a più informazioni" sul caso e per "rafforzare la trasparenza in merito alle sorveglianza", spiega all'ANSA Szabolcs Panyi. "Il mio obiettivo personale è cercare di prevenire che simili pratiche ignobili di sorveglianza vengano utilizzate in futuro contro altri giornalisti e cittadini Ue.

Non si tratta solo dell'azione legale e del suo esito, ma anche di esercitare pressioni sia all'interno sia all'esterno dell'Ungheria sul governo Orbán", conclude Panyi. (ANSA).

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