(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 GIU - Stamattina, lasciato
poco dopo le 10.00 il seminario diocesano di Ratisbona che lo ha
ospitato in questi giorni, il Papa emerito Benedetto XVI ha
voluto fermarsi a salutare per l'ultima volta il fratello 96enne
monsignor Georg. Un momento davvero toccante per i pochi
presenti. Poi, accompagnato dal vescovo di Ratisbona mons.
Rudolf Voderholzer, si è diretto all'aeroporto di Monaco di
Baviera, da dove, a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica
Militare giunto per l'occasione dall'Italia, è decollato alle
11.42 per rientrare a Roma, atterrando a Ciampino poco più di
un'ora dopo, alle 12.53. Alle 13.45 circa, infine, l'arrivo in
auto in Vaticano, nella sua residenza all'ex monastero Mater
Ecclesiae.
Si è conclusa così la visita in patria di Joseph Ratzinger,
nella 'sua' Baviera, iniziata a sorpresa giovedì scorso per
correre al capezzale dell'amatissimo fratello maggiore,
gravemente ammalato. Ad accompagnare il Pontefice emerito - che
mai aveva compiuto un viaggio all'estero dopo la rinuncia al
pontificato nel 2013 - sono stati il fido segretario, mons.
Georg Gaenswein, il medico, un infermiere, una delle 'memores
domini' che se ne prendono cura ed il vice comandante del Corpo
della Gendarmeria vaticana.
Una visita, questa, che aveva fatto anche ipotizzare ai media
tedeschi, in particolare alla Bild, e a parte del cattolicesimo
locale, l'intenzione di Benedetto XVI di restare definitivamente
in Germania, abbandonando così la 'coabitazione' in Vaticano col
suo successore, con cui comunque si era consultato prima della
partenza. Ipotesi, però, rapidamente smentita dai fatti.
"Si è sentito quanto Benedetto sia 'rifiorito' quando ha
visto il paesaggio familiare, i vicoli e i percorsi familiari e
soprattutto le persone attraverso i finestrini dell'auto che lo
trasportava", ha commentato oggi mons. Voderholzer. Il vescovo
di Ratisbona ha voluto anche ringraziare i giornalisti: "Hanno
riferito rispettando la riservatezza. E ciò ha contribuito al
fatto che questo viaggio essenzialmente privato potesse rimanere
un viaggio privato, essendo comunque un evento commovente per
molte persone di Ratisbona, per l'intera regione, persino per la
cristianità".
In questi giorni il Papa emerito ha potuto visitare in più
occasioni il fratello e rivedere i luoghi cari alla sua
famiglia, in particolare il cimitero di Ziegetsdorf, dove
riposano i genitori e la sorella maggiore, e la sua casa di
Pentling, alla periferia di Regensburg, che lo ospitò negli anni
della docenza all'Università cittadina, e che è ora sede di un
Istituto che porta il suo nome.
Ieri sera, poi, Benedetto si è potuto raccogliere in
preghiera nella cattedrale di Ratisbona - il Regensburger Dom -,
rimasta chiusa ai fedeli per l'occasione, in onore del patrono
della diocesi, San Volfango. Tra gli incontri di questi giorni,
anche quello col nunzio apostolico in Germania, giunto da
Berlino, l'arcivescovo Nikola Eterović, che negli anni del
Pontificato di Ratzinger era segretario generale del Sinodo dei
Vescovi. (ANSA).