Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Oltretevere

  1. ANSA.it
  2. Oltretevere
  3. Oltretevere Notizie
  4. S.Sede rafforza anticorruzione, più controllo appalti

S.Sede rafforza anticorruzione, più controllo appalti

Intesa in Vaticano tra prefetto Economia e revisore generale

    Il Vaticano rafforza il fronte dell'anti-corruzione, in particolare per quanto riguarda la trasparenza e il rispetto della concorrenza nell'affidamento degli appalti pubblici. Proprio in materia di lotta alla corruzione, un protocollo di intesa è stato firmato oggi dal prefetto della Segreteria per l'Economia, il padre gesuita Juan Antonio Guerrero Alves, e da Alessandro Cassinis Righini, revisore generale ad interim.
    "Le due Autorità della Santa Sede - ha spiegato la Sala stampa vaticana - collaboreranno in maniera ancora più stretta nella identificazione dei rischi di corruzione e per una efficace attuazione delle norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano recentemente approvate".
    Si tratta di dare corso all'attuazione concreta del nuovo codice vaticano per i contratti e gli appalti - le "Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello della Città del Vaticano" - varato da papa Francesco il 1/o giugno scorso con un Motu proprio. La nuova legislazione ha assunto tra l'altro i principi della Convenzione Onu contro la corruzione. In sostanza, in Vaticano le gare d'appalto saranno all'insegna della trasparenza con la partecipazione di operatori economici a pari condizioni. La Santa Sede si è dotata di una centrale unica per gli acquisti e di un Albo per gli operatori economici che vorranno partecipare alle gare per forniture di beni e servizi.
    Una normativa puntuale e articolata, quella introdotta da papa Bergoglio, che mette in soffitta la prassi degli affidamenti dei lavori sulla base di conoscenze, gli "amici degli amici", e la parcellizzazione delle decisioni ente per ente. E oltre che a combattere interessi privati e corruzione, in questo periodo in cui il mondo è messo in ginocchio dalla crisi del Covid-19, le nuove norme consentiranno al piccolo Stato anche di risparmiare sulle spese e provare a risollevare i conti dissestati dall'emergenza.
    Tra le altre norme, niente cantieri o forniture per gli evasori o le società che hanno sede nei paradisi fiscali. Ma la strada è sbarrata anche a chi sfrutta il lavoro minorile o a chi è stato condannato per appartenenza alla criminalità organizzata. Norme precise disciplinano il conflitto d'interessi con il divieto di essere nelle commissioni giudicanti se si è parenti fino al quarto grado con persone legate alle società interessate. Ad ispirare il nuovo codice è il principio giuridico del "buon padre di famiglia".
    La nuova normativa "consentirà di ridurre in modo notevole - ha assicurato il Papa nell'introduzione al suo Motu proprio - il pericolo di corruzione di quanti sono chiamati alla responsabilità di governo e di gestione degli Enti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano". Concorrenza leale e trasparenza in materia di appalti e contratti pubblici consentiranno anche "una migliore gestione delle risorse che la Santa Sede amministra per conseguire i fini che della Chiesa sono propri".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA



Modifica consenso Cookie