(ANSA) - ROMA, 13 FEB - "Occorre tempo, ma se il buon giorno
si vede dal mattino, le premesse culturali per una nuova
stagione politica ci sono tutte". Così Civiltà Cattolica, la
rivista dei Gesuiti, torna sull'esito delle Regionali in Emilia
Romagna e Calabria nelle quali, rispetto all'atteso test per la
tenuta del governo, "è emerso molto di più: la straordinaria
affluenza, il risveglio delle piazze, grazie al movimento delle
'sardine' e al movimentismo della Lega, e l'avvento di un
neobipolarismo all'italiana causato dall'emorragia dei consensi
del M5S". Lo scrive padre Francesco Occhetta, esperto di analisi
politica.
In Emilia Romagna "il netto successo elettorale della Lega è
stato indebolito dalla strategia comunicativa di Salvini, che ha
interrogato l'intero Paese". Mentre in Calabria "è ormai dal
2000 che gli schieramenti si avvicendano in una sorta di
'alternanza forzata', causata dal logoramento della classe
politica. Nella regione mancano politiche di sviluppo; le
aziende di eccellenza si contano sulle dita di una mano; non
esistono distretti produttivi che concorrono nel mercato
globale. Così il nuovo governo regionale ha la responsabilità di
ridare speranza ai calabresi, arginare l'emorragia
dell'emigrazione e rilanciare gli investimenti delle
infrastrutture, bloccati da anni".
Ora per Occhetta la politica deve appoggiare questa possibile
"nuova stagione" con "una buona legge elettorale che dia
stabilità al sistema". "La manutenzione costituzionale non può
essere procrastinata sine die. Il possibile esito positivo del
referendum del 29 marzo sulla riduzione del numero dei
parlamentari toccherà a cascata anche una serie di pesi e
contrappesi costituzionali, come il bicameralismo perfetto, la
modifica dell'età per l'elettorato attivo e passivo, il
rafforzamento dei poteri dell'esecutivo e del premier in
Parlamento, il ruolo del Presidente della Repubblica. Il punto
di equilibrio - conclude p. Occhetta - rimane una buona legge
elettorale".(ANSA).