(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 21 APR - Il 21 aprile 2019 nove
kamikaze si fecero esplodere in tre chiese dello Sri Lanka
mentre si celebrava la Pasqua, entrando in azione anche in
diversi alberghi. Almeno 270 i morti. Ad un anno di distanza e
nel rispetto delle misure d'emergenza per il Coronavirus, il
Paese si ferma per due minuti di silenzio, seguiti dal suono
delle campane di tutti i luoghi di culto. Tutti gli altri eventi
previsti non si tengono, per evitare la diffusione del Covid-19.
Ad un anno di distanza ancora nulla si sa degli autori di
quegli attacchi sanguinosi. Per il cardinale arcivescovo di
Colombo, Albert Malcolm Ranjith, "si deve puntare a sapere la
verità, scoprendo chi ha ideato gli attentati e chi ha dato i
fondi necessari".
Un pensiero anche alle vittime di questi giorni: "Anche il
Coronavirus - ha detto il cardinale a Vatican News - è una
tragedia per la morte di tante persone, come in Italia, dove si
sono perse così tante vite. È una tragedia internazionale. Per
questo, nella giornata di commemorazione delle vittime degli
attentati di un anno fa, preghiamo perché il Signore ci aiuti a
superare questo momento oscuro della storia umana".(ANSA).