Nel territorio metropolitano di
Torino, in base ai dati dell'Istat, sono a rischio 15.000
imprese e 40.000 addetti nel settore del Terziario torinese: dal
Commercio al Turismo e ai Servizi. Lo sottolinea l'Ascom che
chiede "misure e ammortizzatori funzionali al percorso di
rilancio del territorio e della sua economia".
"Occorre un'azione congiunta, a livello nazionale e
territoriale - sostiene Maria Luisa Coppa, presidente Ascom
Confcommercio Torino e provincia - facendo rete tra le
istituzioni e le Imprese, attraverso le organizzazioni di
rappresentanza, per individuare le strategie e dare loro gambe
sul territorio: abbattere la burocrazia, ridurre i costi per le
imprese, rilanciare i consumi, intervenire sulla liquidità,
ancora insufficiente. Chiediamo al territorio torinese un tavolo
per la ricostruzione che veda gli stakeholders pubblici e
privati tornare a fare squadra per vincere l'emergenza". "E'
fondamentale per questo - precisa Carlo Alberto Carpignano,
direttore generale Ascom Confcommercio Torino e provincia - la
leva della gestione dell'occupazione che ha visto un calo
significativo di occupazione anche autonoma il 'decreto Agosto'
deve allineare ammortizzatori sociali e divieto di
licenziamento, per evitare di drogare il mercato del lavoro,
sostenendo l'occupazione dipendente e consentendo a quella
autonoma di tornare a fare impresa. Ci aspettiamo ammortizzatori
sociali funzionali ai percorsi di rilancio dei consumi e
dell'economia, che non irrigidiscano le regole con paletti e
vincoli o con costi eccessivi".
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