E' coraggioso e anche un po'
rivoluzionario il progetto lanciato in pieno periodo Covid dal
Teatro Stabile di Torino, 'Claustrophilia', mirato a coniugare
il cinema e il teatro, due arti cugine che si sono sempre
guardate un po' per storto, ma che in questa nuova era digitale
è forse un bene che provino a parlarsi.
Il progetto, realizzato nell'ambito della stagione teatrale
estiva di quest'anno 'SummerPlays' organizzata dallo Stabile
insieme al Tpe-Teatro Piemonte Europa, consiste nel
'trasformare' in cinema tre spettacoli visti alle Fonderie
Limone. Il primo ' Camera chiara' , con la regia di Irene
Dionisio, storia di una donna cieca che ritrovata la vista,
manipolata dal marito e dal suo medico, alla fine decide di
tornare a 'non vedere' perché non ne vale poi' cosi' tanto la
pena, sarà visibile da oggi all' 8 ottobre. Sul palco/set
quattro grandi attori, Valerio Binasco, curatore del progetto,
Michele Di Mauro, Orietta Notari e Nicola Pannelli. Gli altri
due spettacoli/film sono 'Dialogo' ispirato al testo di Natalia
Ginzburg, e 'Blackbird', di Michele Di Mauro, liberamente tratto
dal testo di David Harrower.
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