"Gli stranieri sono la risorsa che
tiene vivo il mercato immobiliare piemontese" nell'anno della
pandemia Covid. Lo afferma Kety Boldrini, studiosa dei fenomeni
del cambiamento in atto nel mercato immobiliare e Consulente
Tecnico D'Ufficio del Giudice presso il Tribunale di Torino.
"La pandemia rivela aspetti sociali inediti e interessanti. -
osserva l'esperta - Gli immigrati regolari stabilmente
insediatisi in regione dimostrano un'attitudine al risparmio e
alla progettualità di vita che storicamente ritroviamo ormai
soltanto nella generazione degli anni del boom economico".
"In questo momento di flessione del mercato immobiliare sono
loro a mantenere viva la fascia di prezzo dei mono e bilocali,
il tipico camera o due camere, cucina e bagno acquistandoli a
titolo d'investimento e senza ricorso alcuno al credito
bancario, a differenza invece degli italiani".
"I nostri connazionali invece - conclude Kety Boldrini - sino a
poco prima dello scoppio dell'emergenza orientati per lo più
alle soluzioni abitative centrali nei quartieri più prestigiosi
dei capoluoghi piemontesi, stanno via via invece
progressivamente riscoprendo sempre più il valore della casa
fuori porta con annesso giardino, presupposto sempre più
richiesto per garantirsi a piacimento una salutare 'ora d'aria'
anche fra le mura domestiche".
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