La norma che vieta ai negozi
specializzati, come le enoteche, la vendita da asporto delle
bevande dopo le 18, contenuta nel Dpcm in vigore da oggi, "crea
una discriminazione, mentre la consente a tutti gli altri negozi
commerciali, e va cancellata". Lo chiede, in una lettera aperta
al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Andrea Terraneo,
presidente di 'Vinarius', associazione delle enoteche italiane.
"Comprendiamo - scrive Terraneo - il momento di forte
difficoltà che sta attraversando il nostro Paese a causa della
pandemia e il complesso contesto con cui vengono prese le
relative decisioni incorrendo in possibili errori nella
indicazione dei codici Ateco, ma chiediamo un sollecito
chiarimento in merito affinché non vengano discriminati attività
e operatori professionali appartenenti al settore del commercio
di bevande alcoliche e analcoliche. Inibire l'apertura dopo le
18 toglie all'enoteca il 30% del fatturato giornaliero in un
quadro economico generale che ci vede già penalizzati. Appare
evidente - continua Terraneo - che lo spirito che anima tale
divieto non è demonizzatorio nei confronti delle bevande
alcoliche in sé ma è invece quello sanitario volto a evitare
assembramenti, fattore di primaria importanza. Non comprendiamo
però il motivo per cui viene impedito a centinaia di enoteche
sparse sul territorio nazionale di operare lasciando invece
libertà di farlo alla grande distribuzione organizzata
incorrendo maggiormente nel rischio di assembramenti".
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