(ANSA) - BOLOGNA, 27 OTT - Nel periodo estivo, in cui sono
ripartite le attività dopo il lockdown, la base imprenditoriale
ha sostanzialmente "tenuto", mentre se si confronta il trimestre
di quest'anno con lo stesso del 2019 le iscrizioni nel Registro
delle imprese sono "leggermente diminuite" arrivando a 4.575,
"le cessazioni sono state 3.370". Lo rivela uno studio di
Unioncamere Emilia-Romagna. "Le imprese attive a settembre -
spiega una nota - erano 398.989, con una diminuzione pari a
2.648 unità (-0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2019). La
perdita è risultata leggermente più contenuta rispetto a quella
riferita allo stesso periodo dello scorso anno (-2.875 unità,
-0,7%). Gli effetti negativi della pandemia - precisa
Unioncamere - non emergono ancora dalla sola analisi della
variazione dello stock delle imprese, richiederanno tempo per
manifestarsi. Per ora la base imprenditoriale tiene". Nei
comparti di agricoltura (-1,9%), industria (-1,2%), alloggi e
ristorazione (-0,7%) "si è ridotta la base imprenditoriale,
mentre è aumentata - specifica l'ente - anche se lievemente, nei
servizi di supporto alle imprese (+2,1%) e nelle attività
scientifiche e tecniche (+1,2%)". In base ai dati registrati a
livello regionale, la riduzione della base imprenditoriale è
stata determinata dall'andamento negativo delle ditte
individuali (-1,3%) e dalla riduzione delle società di persone
(-2,5%).
A Bologna, come rilevato dalla Camera di Commercio, sono
diminuite del 22% le aperture di imprese fra luglio e settembre,
in calo anche le cessazioni che sono state 655 in meno a
confronto con il 2019. "La paura e l'incertezza - ha commentato
il presidente Valerio Veronesi - stanno frenando il coraggio
degli imprenditori. E la diminuzione nel numero delle chiusure è
il sintomo malato di chi si trova a non avere la liquidità
necessaria per chiudere l'impresa". (ANSA).