(ANSA) - ROMA, 23 APR - In una fase che resta molto difficile
per l'economia italiana a causa del perdurare dell'emergenza
sanitaria e in uno scenario purtroppo complessivamente negativo,
il Lazio - nel primo trimestre del 2021 - risulta essere la
prima regione italiana per saldo attivo delle imprese: +2.322
(11.097 le iscrizioni a fronte di 8.775 cessazioni). Questo è
quanto emerge dal report Movimprese diffuso oggi.
Il tasso di crescita delle imprese nel Lazio, nel primo
trimestre dell'anno, è stato pari a +0,35%, contro una media
nazionale dello +0,08%. Il numero totale delle imprese
registrate, al 31 dicembre 2020, è pari a 656.137.
Tutte le province della regione, tranne Rieti, registrano
un valore positivo e superiore alla media italiana. Nei primi
tre mesi dell'anno la crescita del numero delle imprese è stata
del +0,16% a Frosinone, del +0,21% a Latina, del +0,42% a Roma,
del +0,20% a Viterbo e -0,21% a Rieti.
"Pur in una situazione di estrema sofferenza dettata dal
perdurare dell'emergenza sanitaria, i dati diffusi oggi dalla
rilevazione di Unioncamere/Infocamere - sottolinea il Presidente
di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti - confermano una
tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa
capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle
mutate condizioni del mercato economico. Il nostro sistema
produttivo soffre, ma non è stato distrutto dalla pandemia e non
si è rassegnato al declino. Roma, con un saldo attivo di 2.081
imprese, vanta il miglior saldo numerico italiano, ma
naturalmente non bisogna adagiarsi. Purtroppo - conclude
Tagliavanti - la situazione economica generale resta complessa e
in questa delicata fase è prioritario continuare a sostenere
adeguatamente e in tempi rapidi l'intero tessuto produttivo e,
in particolare, i settori più colpiti dalla pandemia, penso ad
esempio al turismo, al commercio, alla ristorazione e alle
attività culturali e sportive. L'avanzamento della campagna
vaccinale e il programma di riaperture appena indicato dal
Governo inducono a un po' di ottimismo. E ci sono comparti, come
quello delle costruzioni (che nel Lazio vanta un saldo positivo
nel primo trimestre 2021 di 785 imprese pari a un tasso di
crescita del +0,88%) che, anche grazie al superbonus governativo
del 110%, hanno già ripreso a trainare una parte dello sviluppo.
E un altro segnale positivo è che molte imprese, anche piccole,
stanno scegliendo il digitale perché hanno capito che è la via
maestra per competere e guardare al futuro.
In ogni caso, la via d'uscita non è tornare al punto in cui
eravamo. Dobbiamo fare un passo avanti e avere una nuova visione
di crescita, sviluppo e inclusione sociale. Le risorse del
Recovery Plan possono essere la leva giusta per scardinare lo
scenario fin qui disegnato e sarà fondamentale avere la capacità
di saperle gestire nell'interesse di tutti". (ANSA).