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Nasce il “Tavolo delle buone pratiche” sei milioni di porzioni di cibo per i più fragili

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Nasce il “Tavolo delle buone pratiche” sei milioni di porzioni di cibo per i più fragili

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Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL

I diritti umani ai tempi del Covid-19, di Amnesty International Italia

08 giugno 2020, 10:15

AMNESTY INTERNATIONAL

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di AMNESTY INTERNATIONAL

L'attività di monitoraggio dei diritti umani in Italia ai tempi del Covid-19 è un progetto di Amnesty International Italia all'interno della campagna #NessunoEscluso. La nuova formula settimanale continuerà a tenere alta l’attenzione tanto sulle ingiustizie, quanto sulle molte azioni solidali semi-sconosciute nel nostro paese durante il periodo di “ripartenza”.

Nasce il “Tavolo delle buone pratiche” sei milioni di porzioni di cibo per i più fragili

Il 3 giugno è stata presentata al Centro agroalimentare di Roma la piattaforma per la gestione delle eccedenze alimentari e ittiche che poi verranno immesse nei circuiti solidali di Roma e provincia. A seguito di una significativa riduzione o perdita del reddito dovuta al Covid-19, molte persone non hanno possibilità di fare la spesa. Amnesty International ribadisce l’importanza di seguire un criterio di inclusione nell’assegnazione delle eccedenze, raggiungendo tutte le persone che si trovavano in condizioni di precarietà già prima della pandemia e la cui situazione è ulteriormente peggiorata: si pensi a rom o altre categorie vulnerabili come i migranti. In tal caso, questo progetto rappresenterà un segnale concreto e positivo di solidarietà nel garantire l’accesso al cibo, e quindi alla salute, di tutti.

Romasette.it

Garantire una sistemazione dignitosa alle persone che vivono in condizioni di marginalità

Salvato dalle forze dell’ordine un uomo che minacciava il suicidio a causa della chiusura del centro di accoglienza di Bologna che lo aveva ospitato durante il “piano freddo”. Una sola la sua richiesta: una sistemazione alternativa. Accesso a un’abitazione adeguata e certezza dell’alloggio sono diritti umani internazionalmente riconosciuti. Amnesty International esprime preoccupazione per la tutela di senza dimora, migranti e di tutte le persone che non hanno accesso alle reti di protezione, anche a causa della mancanza di un protocollo istituzionale per la riapertura dei centri di accoglienza chiusi ai nuovi ingressi dall’inizio della pandemia.

Bologna in diretta 

Roma, tra chi chiede aiuto all’Help center della stazione tanti i volti nuovi costretti dalla crisi

Dal 3 marzo al 5 maggio, sono 1300 le domande di sostegno arrivate all’Help center di Termini, oltre il doppio rispetto all’anno precedente. A rivolgersi alla struttura non solo le persone senza dimora, principali fruitrici fino a poco tempo fa, ma anche coloro che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno visto ridurre drasticamente o hanno perso del tutto le proprie entrate economiche.

Amnesty International Italia rileva come la pandemia abbia accresciuto le diseguaglianze, generando nuove sacche di grave svantaggio socioeconomico. Un contesto che acuisce il rischio di esclusione e discriminazione a cui sono esposte le categorie più fragili, comprensivo oggi anche di nuove fasce vulnerabili.

Redattore Sociale

Immuni: per molti, ma non per tutti

Con l’inizio della sperimentazione dell’applicazione Immuni, abbiamo scoperto che l’applicazione non sarà disponibile per tutti telefoni in circolazione. Questo aggiunge un nuovo punto di discussione sull’efficacia e sul principio di non discriminazione di questa nuova App. Amnesty International ha documentato come nuove tecnologie, specialmente quelle di sorveglianza, contribuiscano volutamente o meno all’intensificarsi di ineguaglianze sociali. Specialmente alle fasce più marginalizzate della società, devono essere garantiti il diritto alla salute ed eguale accesso a strutture di diagnostica e trattamento, indipendentemente dalla loro partecipazione a piattaforme di Contact Tracing. Non potersi permettere un costoso smartphone non può comportare un trattamento da paziente di seconda categoria.

La Repubblica 

Covid-19 e lavoro: rischio di un nuovo stop per le donne

Secondo la recente relazione annuale di Bankitalia, l’emergenza Covid-19 potrebbe portare a un nuovo arresto nell’occupazione femminile in Italia, al momento già al di sotto di circa 20 punti rispetto a quella maschile. La chiusura delle scuole e le modalità di ripresa del nuovo anno scolastico ancora poco chiare hanno portato molte madri ad abbandonare l’impiego o a ridurne l’orario per prendersi cura dei figli. Amnesty International Italia, consapevole che la pandemia accresce le diseguaglianze già esistenti, ribadisce l’importanza che il governo, nelle sue politiche di contrasto all’emergenza, garantisca la possibilità alle donne di coniugare il diritto al lavoro e alla vita privata e familiare.

Il Sole 24 Ore

Ventuno i suicidi registrati nelle carceri italiane da inizio anno

Nel bollettino n. 34, pubblicato il 29 maggio, il Garante dei detenuti riporta che dall’inizio dell’anno a oggi sono stati 21 i suicidi registrati. Un numero superiore a quello del 2019 (16) e del 2018 (18). Inoltre, in due degli ultimi tre casi si è trattato di persone che erano appena entrate in carcere ed erano state collocate in isolamento sanitario precauzionale. Pur nella consapevolezza della necessità di tale periodo di ulteriore isolamento per la tutela della collettività, Amnesty International Italia condivide la richiesta del Garante di predisporre un supporto psicologico aggiuntivo specifico nei confronti delle persone più fragili.

Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale
 

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