Ripresa del mercato veicoli commerciali: i furgoni elettrici trainano

Uno dei settori che al momento è in forte crescita, è quello dei veicoli commerciali:van, furgoni e autocarri al di sotto delle 3,5 tonnellate. Il trend dell’ultimo trimestre del 2020 è stato positivo, proprio come era accaduto nei tre mesi estivi. Mettendo a confronto l’ultimo trimestre del 2020 con quello del 2019, viene fuori un interessante +18,5% che tiene conto notevolmente delle opzioni più green.

Veicoli leggeri a gasolio e veicoli elettrificati

I veicoli commerciali alimentati a gasolio hanno consolidato la loro quota di mercato, nonostante si siano vendute meno unità nel 2020, a causa della crisi che il settore ha attraversato per via della pandemia da Covid-19. In down, invece, la situazione dei veicoli commerciali a gas e a benzina.

Nel dettaglio, i veicoli alimentati a gasolio confermano la loro quota di mercato che, in genere, si è sempre attestata attorno al 90%: nell’ultimo trimestre del 2020, la quota di mercato è stata del 92,4%, nonostante la diminuzione del 17,2% di furgoni Diesel venduti all’interno dell’Unione Europea. In tutti e 27 i Paesi si sono vendute 1,3 milioni di unità, con una distribuzione, tutto sommato, omogenea.

A perdere importanti quote di mercato sono stati i veicoli commerciali leggeria gas e a benzina. Nel primo caso, si è registrato un calo della domanda del 29,5%: sono state solamente 19.346 le unità vendute. Anche in Italia e in Spagna, aree geografiche particolarmente fertili al riguardo, hanno visto una flessione della domanda rispetto al 2019. Nel Belpaese, la flessione è stata del 28,7%. E in Spagna, lo scenario è stato addirittura peggiore: -53,2%.

Attualmente, la quota di mercato dei veicoli commerciali a benzina all’interno dell’area U.E. è del 3,4% con 49.056 immatricolazioni. Nel 2019, la quota dei furgoni a benzina nell’Unione Europea era del 5,1%.

I veicoli commerciali elettrificati hanno ottime opportunità di crescita

Dalle recenti analisi di mercato, appare evidente come la penetrazione dei veicoli commerciali elettrici risulti decisamente superiore rispetto a quella dei modelli più pesanti. Gran parte del merito risiede nella grande richiesta di mobilità a zero emissioni, oltre che nella più semplice applicazione nel trasporto commerciale in riferimento alle tratte brevi.

I numeri mostrano che, nell’arco del 2020, le vendite di furgoni a batteria hanno registrato una crescita del +26,2%: si tratta di 28.597 unità in più vendute, con Francia e Germania leader assolute; in totale, rispettivamente con 9.209 e 8.830 unità vendute, le due super-potenze dell’Unione Europea registrano il 60% delle vendite complessive.

La crescita dei veicoli commerciali ibridi, poi, è andata ben oltre le più rosee previsioni: +175% nel 2020 con 12.698 unità vendute. Nel 2019, invece, se ne erano vendute 4.617 unità.

Come è ripartito il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri?

Allo stato attuale delle cose, il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri è così ripartito:

• furgoni medi e grandi: 38%;
• minicargo e furgonette: 29%;
• furgoni piccoli: 13%;
• derivati da autovetture: 9%;
• pick-up: 5%;
• van: 4%;
• autocarri: 2%.

I furgoni, in sostanza, rappresentano più della quota complessiva dei veicoli commerciali presenti sul mercato nazionale. In riferimento alle carrozzerie che vanno più per la maggiore nella categoria, gli italiani apprezzano il furgone e il cassone. I numeri al riguardo sono chiari: il 71% è carrozzato furgone, mentre il 14% rientra nella categoria dei cassoni, compresa le versioni ribaltabili e quelle con gru. Poi vi sono quote rilevanti anche per ciò che concerne il formato pianale con il 6% e il modello isotermico con il 3%.

Ripartizione geografica

I trend indicano chiaramente che gran parte della domanda di veicoli commerciali leggeri è concentrata nell’area settentrionale del Paese, anche nell’opzione del noleggio a lungo termine per aziende. Il 32% dei proprietari di questa categoria di veicoli vive nel Nord Ovest e il 33% nel Nord Est. Poi, il 21% dei possessori di furgoni si trova in Centro Italia e solo il 14% al Sud, isole incluse. La Lombardia e il Trentino Alto Adige sono le regioni italiane dove ci sono state più immatricolazioni di VCL.

Anche in Italia la situazione è in ripresa

A seguito della pandemia, così come nei Paesi dell’Unione Europea, anche in Italia il mercato torna a sorridere. Secondo uno studio condotto da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), l’Italia si conferma un mercato valido per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri. In 70 casi su 100, gli acquirenti di veicoli commerciali al di sotto delle 3,5 tonnellate sono privati. In 30 casi su 100, ad effettuarne l’acquisto sono le società di noleggio.

E, a proposito di noleggio di furgoni, ancora una volta il Trentino Alto Adige e la Toscana si dimostrano le regioni in cui il noleggio di veicoli ad alimentazione alternativa è più diffuso che altrove. I numeri indicano rispettivamente un +15% e un +45% nell'ultimo trimestre del 2020.

La svolta è nel noleggio di furgoni elettrici?

Quello del noleggio lungo termine furgoni, specie nell’ultimo periodo, è un trend in forte crescita. Soprattutto nelle grandi città, le recenti attenzioni politiche verso l’ecologia, hanno portato all’apertura di ZTL nei centri storici per ridurre traffico e inquinamento. In questo scenario, la motorizzazione leggera green si inserisce non solo come ottima soluzione operativa, ma come importante contributo alla tutela del cambiamento climatico, incontrando, infatti, le attenzioni delle aziende più attenti. Fra queste, non mancano le aziende che, a fronte di molti furgoni necessari a garantire l’indotto di merci e consegne anche nei centri storici, si sono convertite alle opzioni medio e full electric, optando spesso per la convenienza del noleggio.

Nel tempo, la domanda si è fatta più selettiva, anche per venire incontro a normative europee più attente, facendo aumentare di molto il numero dei veicoli commerciali elettrici sulle nostre strade e generando una riduzione di emissioni a gas e benzina. Sono sempre più le imprese impegnate su questa tematica: l’intento è quello di lasciare alle generazioni future un pianeta migliore di quello ricevuto dalla precedente. E anche decisioni apparentemente piccole, come la scelta di veicoli commerciali elettrificati, hanno un forte impatto in termini di miglioramento della reputazione aziendale. Insomma, i veicoli commerciali green rappresentano il futuro anche sul modo di fare impresa.