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Le ultime notizie sul bonus bici e monopattini elettrici: chi ne ha diritto?

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Le ultime notizie sul bonus bici e monopattini elettrici: chi ne ha diritto?

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Responsabilità editoriale di SEO Cube S.r.l.

15 maggio 2020, 09:15

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Iniziano a diventare più chiare le caratteristiche del provvedimento relative al bonus bici, per il quale sono stati stanziati 125 milioni di euro. Nelle città con più di 50mila abitanti sarà possibile usufruire di questo incentivo, valido non solo per le bici tradizionali, ma anche per i monopattini e per le bici elettriche. Ne parliamo con il team di bicicletta.online, uno dei più navigati siti di comparazione sulle migliori bici elettriche. La Fase 2 dell’emergenza coronavirus, quindi, vedrà gli italiani privilegiare la bici come mezzo di trasporto, soprattutto perché l’uso di autobus, metropolitana e treni sarà limitato.

Uno stimolo a usare la bici

Il governo, con la collaborazione delle amministrazioni locali, è al lavoro per mettere a punto delle misure specifiche finalizzate a promuovere il ricorso ai veicoli ecologici e leggeri, che sono destinati a essere sempre più usati dagli italiani nei mesi in cui sarà di fondamentale importanza mantenere e rispettare le distanze di sicurezza. Le prime indicazioni in merito sono quelle che sono state fornite da Paola De Micheli, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in occasione di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera relativa agli effetti della pandemia sui trasporti. Quello che è stato ribattezzato bonus bici sarà, in pratica, un buono di mobilità alternativa a cui potranno accedere tutti i residenti nelle aree urbane con oltre 50mila abitanti e nelle città metropolitane.

Quando arriva il bonus bici

Questo bonus potrà essere sfruttato per l’acquisto di un mezzo di trasporto individuale alternativo rispetto alle moto e alle auto: al massimo sarà di 500 euro, grazie a cui sarà possibile comprare una bici, classica o a pedalata assistita, ma anche un monopattino o qualsiasi altro tipo di veicolo per la mobilità a propulsione prevalentemente elettrica, come per esempio gli hoverboard. In tutto dovrebbero essere stanziati a questo scopo 125 milioni di euro, e sono ben 4 i ministeri coinvolti nella decisione: non solo quello dei Trasporti, ma anche quello dello Sviluppo Economico, quello dell’Economia e quello dell’Ambiente.

Chi ha diritto al bonus

Per il momento mancano ancora un sacco di dettagli relativi, per esempio, alle modalità di accesso al bonus: non si sa né che cosa bisognerà fare per richiederlo né in che modo verrà erogato. Ciò che è noto finora è che la residenza in una città con più di 50mila abitanti è il solo requisito da rispettare. Non si terrà conto, invece, dei parametri di reddito: il bonus potrà essere richiesto anche da chi guadagna milioni di euro. Inoltre, non è chiaro se il sussidio sarà erogato ai clienti finali o ai venditori. Nel caso di erogazione agli acquirenti, poi, bisognerebbe decidere se prevedere un rimborso diretto o se, al contrario, fornire una detrazione fiscale, come accade per le spese sostenute per le ristrutturazioni degli immobili. Ancora, bisogna capire se i Comuni di residenza avranno in qualche modo un ruolo in relazione alla distribuzione del bonus. Secondo ciò che ha dichiarato Giuseppe Sala, sindaco di Milano, l’incentivo avrà un valore retroattivo a partire dagli acquisti effettuati dal 4 marzo in poi.

I nuovi decreti

Nel Decreto Clima era stato inserito il Bonus Mobilità che, a questo punto, potrebbe essere rimpiazzato dal nuovo bonus bici: su questo fronte, però, non sono ancora state fornite delucidazioni. Il Bonus Mobilità in vigore fino ad ora era giunto in Gazzetta Ufficiale alla fine del 2019; tuttavia il decreto attuativo non è mai arrivato per effetto della situazione causata dal coronavirus. A questo punto l’attesa è tutta per il Decreto Rilancio che dovrebbe arrivare a breve.

Le iniziative del Comune di Roma

Nel frattempo anche a livello locale vengono previste delle iniziative dello stesso tenore. Il Comune di Roma, per esempio, allo scopo di promuovere i sistemi di mobilità condivisa ha previsto delle linee guida nuove riguardanti i servizi di sharing attraverso i monopattini, soprattutto elettrici, a flusso libero. In pratica, gli operatori che vorranno mettere a disposizione il servizio saranno tenuti ad adeguarsi agli standard imposti, con l’applicazione di regole sulla sosta e sulla circolazione non molto diverse da quelle in vigore per le bici, ma anche limiti in relazione alle aree di attività.

Lo sharing di monopattini a Roma

È di due anni la durata prevista per la fase sperimentale di questo progetto, che prevede che la flotta di ciascun operatore dovrà avere non meno di 750 mezzi e al massimo 1000. Inoltre, sarà permesso sull’intero territorio un numero di monopattini non superiore a 16mila unità. Ancora, sarà necessario localizzare i mezzi in tempo reale, e in più dovrà essere garantita da parte degli operatori la copertura assicurativa per l’impiego dei veicoli.

La situazione a Bologna e a Milano

A Bologna, invece, è stato avviato il progetto della bicipolitana, a sua volta finalizzato a diminuire i disagi che potrebbero interessare il trasporto pubblico e al tempo stesso evitare che tutti inizino a usare la macchina. La bicipolitana si presenta come una rete metropolitana per le bici grazie a cui verranno messi in connessione i poli funzionali e produttivi, ma anche i più importanti centri abitati, che fanno parte del territorio metropolitano. Il Biciplan della città prevede la creazione di 10 direttrici principali, a cui se ne aggiungeranno 6 complementari, per una rete di poco meno di 500 chilometri, dei quali ne esistono già quasi 150. A Milano, poi, il Comune ha deciso di estendere la rete di percorsi per le bici con la realizzazione nelle prossime settimane di più di 20 chilometri di piste che collegheranno le periferie con il centro. In diverse strade, poi, sarà applicato un limite di velocità di 30 chilometri all’ora allo scopo di promuovere sia la mobilità ciclabile che quella pedonale.

Tutti in bici dopo il lockdown

Tutte queste iniziative tengono conto della riduzione dei posti che caratterizza gli autobus e i treni nella Fase 2 dell’emergenza: una necessità da cui non si può prescindere se si vuole assicurare il rispetto del distanziamento tra i passeggeri. Insomma, andare in bici è sempre più vantaggioso.

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