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Responsabilità editoriale di ANCI Marche
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Contenitori distribuiti nei negozi di Falconara per raccogliere alimenti, prodotti per l’igiene e per l’infanzia. Saranno distribuiti a chi è in difficoltà per il protrarsi delle misure anti-contagio
Il Comune di Falconara, con il sostegno del gruppo comunale di Protezione civile, lancia la ‘Spesa Solidale’. Si tratta di un progetto che si affida alla solidarietà dei singoli cittadini per fornire generi alimentari e di prima necessità alle persone in difficoltà. Il progetto è già partito in alcune attività commerciali e si estenderà nei prossimi giorni. All’interno dei negozi chi vuole fare una donazione troverà contenitori con il simbolo della Spesa Solidale, dove potrà lasciare i prodotti acquistati che vuole destinare all’iniziativa. Sono preferibili alimenti a lunga conservazione come pasta, riso, farina, olio, tonno e legumi in scatola, pane, zucchero, fette biscottate, oltre a prodotti per l’igiene e per l’infanzia (pannolini, latte in polvere). I beni di prima necessità donati dai cittadini saranno ritirati ogni giorno dai volontari del gruppo comunale di Protezione civile, che poi li consegneranno gratuitamente a casa delle persone che ne faranno richiesta, dopo una verifica sulla situazione dei richiedenti. Le persone in difficoltà, ossia coloro i cui nuclei familiari versano in stato di bisogno o sono più esposti alla crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus, possono chiedere la spesa solidale telefonando al numero 3358771829. «Si tratta di un ulteriore gesto di solidarietà verso le persone, in particolare quelle rimaste senza reddito per il prolungarsi delle misure anti-contagio - spiega il sindaco Stefania Signorini -. I fondi stanziati dallo Stato attraverso i buoni spesa potrebbero non essere sufficienti per far fronte a tutte le richieste. Per questo abbiamo pensato di fare appello anche alla solidarietà dei singoli, sia attraverso la Spesa Solidale, sia con il nuovo conto corrente comunale per le donazioni, affinché i più fortunati possano aiutare chi non ha i mezzi per affrontare a lungo gli effetti dell'isolamento e del blocco delle attività economiche».
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