(ANSA) - ROMA, 02 OTT - Il Tar del Lazio ha accolto il
ricorso proposto contro il provvedimento con il quale i
ministeri dell'Economia e del Lavoro avevano bocciato gli atti
adottati da Inarcassa (Ente di previdenza degli architetti e
degli ingegneri) per aumentare dall'1,5% al 4,5% il tasso annuo
di capitalizzazione dei montanti contributivi individuali per
gli anni 2014-2015. Il pronuciamento, evidenzia la Cassa guidata
da Giuseppe Santoro, conferma "il rispetto dell'equilibrio di
lungo periodo del sistema previdenziale" di Inarcassa e,
annullando la bocciatura, condanna i dicasteri vigilanti al
pagamento delle spese di giudizio. "L'incremento al 4,5%
costituisce un importante adeguamento del tasso di
capitalizzazione, che Inarcassa calcola sulla variazione media
quinquennale del monte redditi degli iscritti. Con nostra grande
soddisfazione - dice Santoro - il Tar ha legittimato il nostro
diritto a porre in atto misure a favore degli iscritti. Viene
così confermata la lettura del perimetro e del contenuto
dell'autonomia di Inarcassa e, quindi, anche dei limiti
dell'esercizio del potere di vigilanza. Ciò costituisce un
ulteriore passo in avanti a presidio dell'autonomia degli Enti
previdenziali privati", incalza. Queste modalità di
rivalutazione dei contributi, recita la nota, "sono peculiarità
del metodo di calcolo contributivo 'proprio' di Inarcassa,
metodo che consente margini di azione a garanzia della
solidarietà e dell'equità infra e inter generazionale". Il
passaggio al meccanismo contributivo per il calcolo degli
assegni dei professionisti associati "non ha modificato,
infatti, il regime di finanziamento del sistema previdenziale
della Cassa, che rimane a ripartizione e che consente, sempre
nel rispetto della sostenibilità di lungo periodo, importanti
interventi, superando il principio di 'corrispettività' fra
contributi e prestazioni, tipico del metodo contributivo, in un
finanziamento a capitalizzazione", si legge. (ANSA).