(ANSA) - ROMA, 04 MAG - "Fondamentale" è "garantire la
liquidità necessaria per mantenere in vita gli studi
professionali dei nostri iscritti, ad esempio sbloccando i
crediti maturati nei confronti della Pubblica amministrazione, e
programmare le attività future. Ma c'è bisogno anche di azioni
che vadano oltre l'assistenzialismo. Serve uno sguardo al
futuro, servono investimenti per il futuro dell'Italia, per la
tutela del territorio, la prevenzione del rischio sismico,
agganciata ai meccanismi di incentivazione fiscale". A pensarla
così il presidente della Fondazione Inarcassa (l'organismo
attivo sui temi della professione della Cassa previdenziale
privata di ingegneri ed architetti) Egidio Comodo, che ha
allegato una memoria scritta al testo dell'audizione per le
Commissioni riunite Attività produttive e Finanze della Camera
che stanno esaminando il decreto imprese. "Servono investimenti
nelle infrastrutture, ma prima ancora un rilancio della
progettazione delle opere pubbliche che consentano, quindi,
l'affidamento di nuovi incarichi di architettura e ingegneria.
Sarà fondamentale, però, snellire i procedimenti di
aggiudicazione delle gare anche attraverso una rivisitazione
attenta del Codice degli appalti per renderlo pronto ad
accogliere le complesse sfide economiche che ci aspettano",
sottolinea, giacché "la contrazione del reddito e del fatturato
sta mettendo a dura prova il futuro di un'intera categoria
professionale, già fortemente provata da almeno un decennio di
crisi del settore, e sottoposta ora ad un colpo ancor più forte
con l'emergenza sanitaria in corso". (ANSA).