(ANSA) - ROMA, 17 LUG - "L'ammontare del credito d'imposta
fruibile dalle imprese per l'adeguamento degli ambienti di
lavoro, la sanificazione e l'acquisto dei Dispositivi di
protezione individuale (Dpi) anti-Covid sarà reso noto soltanto
dopo la pubblicazione del provvedimento del direttore
dell'Agenzia delle Entrate, atteso per il prossimo 11
settembre", un "contributo aleatorio e variabile in proporzione
al numero di domande inviate e all'entità delle istanze
trasmesse". Lo dice il presidente dell'Ungdcec, Unione giovani
dottori commercialisti, Matteo De Lise, aggiungendo che, però,
"tutte le imprese italiane, di qualunque dimensione, hanno
dovuto adeguarsi alle prescrizioni normative" ed è, dunque,
"facile prevedere che la percentuale inizialmente annunciata del
60%di rimborso delle spese sostenute fino ad un ammontare
massimo di 60.000 euro, sarà in realtà di gran lunga inferiore".
Per il vertice del sindacato "sorprende che per l'attribuzione
del credito d'imposta in questione sia stato stabilito un
termine di ben cinquanta giorni, dal 20 luglio ad inizio
settembre. Tra l'altro tale termine collima con la scadenza (non
più prorogata) per il versamento delle imposte del modello
dichiarativo Redditi 2020, nonché con altre scadenze. Ancora una
volta non possiamo che prendere atto della decisione infausta e
della poca considerazione che l'Agenzia delle Entrate riserva a
migliaia di professionisti che svolgono la propria professione
al servizio del Paese. Auspichiamo che certe decisioni
scaturiscano da un confronto partecipato e chiediamo al
ministero dell'Economia di interpellare le sigle sindacali di
categoria per stabilire una opportuna riorganizzazione delle
scadenze fiscali, a partire dalla proroga dei versamenti per le
imposte dirette", si chiude la nota. (ANSA).