(ANSA) - ROMA, 20 LUG - Il viceministro dell'Economia Antonio
Misiani "ci informa oggi dalla sua pagina Facebook che si può
procedere ai versamenti entro il 20 agosto, con un leggerissimo
sovraprezzo (che in realtà, su base annua rappresenta un tasso
cento volte superiore al tasso legale stabilito dalla legge).
Sembra quasi che la richiesta dei professionisti scaturisca da
una non volontà di dare seguito al dovere di adempiere alle
scadenze e non dalla reale impossibilità di affrontare in questo
momento il collo di
bottiglia che si è venuto a creare per le mancate
semplificazioni da parte di questo come di precedenti governi".
E' così che si apre la lettera aperta dei sindacati dei
commercialisti italiani (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic,
Unagraco, Ungdcec ed Unico) al viceministro dell'Economia
Antonio Misiani, ultimo tassello - in ordine di tempo - della
contrapposizione tra la categoria professionale ed il Governo
che ha negato il rinvio dei versamenti da oggi, 20 luglio, al 30
settembre; domani, in una conferenza al Senato, Ordine e
associazioni dei commercialisti annunceranno le iniziative di
protesta per contestare l'attuale condizione di contribuenti e
professionisti. "Dopo aver passato mesi a fare pratiche di cassa
integrazione, di procedure di riapertura, di per la concessione
di prestiti pseudogarantiti dallo Stato, di provvedimenti di
fondo perduto, questi ultimi peraltro odiosamente negati ai
professionisti iscritti agli Albi, ora ci si rimprovera la
richiesta di concessione di una proroga oziosa. Il rifiuto di
venire incontro alle nostre richieste, drammaticamente motivate,
ci dà la misura della distanza che separa l'Esecutivo dalle
forze produttive di questo Paese e dalle esigenze di chi lavora:
tenere sul tavolo 358 provvedimenti di attuazione da emanare
significa non concedere neanche una certezza a chi si chiede
cosa sarà della sua attività nel prossimo autunno, che non sarà
caldo, ma bollente", si chiude la missiva. (ANSA).