(ANSA) - ROMA, 01 MAR - L'intero sistema delle politiche
attive per il lavoro in Italia, "dopo un periodo di sviluppo
favorito dal recepimento del piano europeo della Garanzia
Giovani e dal successivo riassetto organizzativo e funzionale"
nel 2015 "registra negli ultimi anni una involuzione", giacché
"la prima ed unica misura di politica attiva nazionale,
l'assegno di ricollocazione, destinato in origine ai disoccupati
percettori di Naspi (l'indennità di disoccupazione, ndr), è
stato sospeso nella sua funzione principale, per essere
utilizzato quale strumento di sostegno all'accompagnamento al
lavoro soltanto dei percettori del reddito di cittadinanza",
tuttavia, "come'è noto, ad oggi non è ancora entrato, per tale
aspetto, realmente in funzione". A denunciarlo il Consiglio
nazionale dei consulenti del lavoro, nel corso di un'audizione
nelle commissioni Bilancio e Politiche europee del Senato, in
merito alle iniziative contenute nel Piano nazionale di ripresa
e resilienza (il Recovery plan). A giudizio dell'Ordine dei
professionisti, poi, "sono note le difficoltà di strutturazione
che hanno sia i servizi per l'impiego regionali che l'Anpal"
(Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) che, è
stato osservato, "nata per fungere da regista della rete degli
operatori del mercato del lavoro, stenta a creare
un'organizzazione efficiente tale da supportarla nella missione
affidatagli", anche perché "la piattaforma che avrebbe dovuto
fare 'matching' tra domanda ed offerta di lavoro (DOL)",
prevista dalla legge del 2019 istitutiva del reddito di
cittadinanza, "pur essendo stata realizzata, non risulta ancora
opportunamente valorizzata". Il sistema, secondo i consulenti,
"risente di un sottodimensionamento organico, complicato dalla
discussa contrattualizzazione dei cosiddetti 'navigator', che
nemmeno hanno pienamente preso possesso delle loro funzioni e
che già si trovano ad essere essi stessi dei precari del
sistema, considerato che i contratti di lavoro (Co.co.co.)
scadono entro l'anno in corso". A ciò, concludono i
professionisti, "si aggiunge la mancata stabilizzazione di una
buona parte dei lavoratori precari di Anpal Servizi". (ANSA).