(ANSA) - ROMA, 06 APR - In questa fase di "estrema
difficoltà economica" le Piccole e medie imprese (Pmi) che
"hanno già procedure di sovraindebitamento omologate sono
sostanzialmente impossibilitate a rispettarle. Un dato di fatto
che ci spinge e a sostenere che quelle stesse procedure vadano
sospese". L'allarme è della consigliera nazionale dei
commercialisti delegata Valeria Giancola, convinta, tuttavia,
che "le procedure da sovraindebitamento restino la soluzione
ideale per il dopo Covid-19 per esdebitare i piccoli
imprenditori e i lavoratori autonomi. Quando si tratterà di
ripartire e purtroppo migliaia di aziende del nostro Paese
saranno in ginocchio, a quelle procedure si dovrà far ricorso.
Ma bisogna sin d'ora lavorare per snellirle e rendere più
agevoli e veloci". Su questo tema il Consiglio e la Fondazione
nazionale dei commercialisti hanno pubblicato oggi un documento
con "un taglio prettamente operativo. E' quello che ci chiedono
in questo periodo difficile tanti colleghi da tutta Italia. A
quanti sono impegnati su questa materia e che fanno parte degli
Organismi della categoria di Composizione della crisi, presenti
a decine sull'intero territorio nazionale, diciamo che possono
rivolgersi al Consiglio nazionale per indicazioni e
informazioni", aggiunge l'esponente dell'Ordine professionale.
(ANSA).