(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Un "drastico alleggerimento", nonché
la "semplificazione e la riconfigurazione degli apparati
centrali dello Stato da attuarsi mediante la delocalizzazione
degli uffici e la virtualizzazione dei processi", oltre ad un
"radicale sfoltimento del 'corpus' normativo" e ad una "maggiore
responsabilizzazione del professionista che si assume nei
confronti del cliente e dello Stato - grazie alla responsabilità
deontologica, etica e sociale - l'onere del rispetto" delle
leggi. A formulare queste proposte per la ripresa nella 'Fase 3'
dell'emergenza Covid-19 è l'Ordine degli ingegneri della
provincia di Milano, che in una nota sostiene che "il mondo
delle professioni, degli studi professionali e delle società di
ingegneria è tra le realtà più colpite dal 'lockdown' e anche
tra le meno sostenute dall'Esecutivo. Ma, pur a fronte di questa
situazione, gli ingegneri non hanno mai smesso di impegnarsi per
risollevare il Paese". Per il presidente Bruno Finzi, è
"consapevolezza comune che i necessari e impellenti cambiamenti
di cui il Paese ha estremo bisogno richiedano un metodo e un
ragionamento differente. Non si può uscire da una situazione di
crisi con la stessa logica con la quale vi si è ritrovati o con
lo stesso metodo e approccio, in una situazione che già vedeva
l'Italia in difetto rispetto alle altre nazioni europee. Ora,
nel post-Covid, il Paese si presenta senza apparente possibilità
di uscita", si chiude la nota. (ANSA).