(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Il decreto agosto stabilisce "la
previsione di un esonero dal versamento dei contributi
previdenziali per le aziende che non richiedono trattamenti di
cassa integrazione", al tempo del Covid-19, ma non si comprende
"perché il Legislatore abbia stabilito che l'esonero sia
concesso nel limite del doppio delle ore di integrazione
salariale già fruite nei mesi di maggio e giugno 2020", una
decisione "oltremodo penalizzante per i datori di lavoro
virtuosi che hanno preferito, in tali mesi, concedere
primariamente ferie e permessi ai propri dipendenti in luogo dei
trattamenti di integrazione salariale". E' quel che afferma la
delegazione del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro,
ascoltata questo pomeriggio dalla commissione Bilancio di
palazzo Madama, che sta vagliando l'ultimo provvedimento
governativo. I professionisti osservano, in particolare, che la
norma "risulta sfavorevole anche per le aziende che, per
motivazioni legate alla loro specifica attività, in tale periodo
hanno regolarmente lavorato, scontando tuttavia una fisiologica
flessione nel successivo periodo estivo". (ANSA).