(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "Semplificazione" è la parola
d'ordine espressa dal Consiglio nazionale dei commercialisti in
merito alla delega al governo per la riforma della disciplina
dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato
di insolvenza, all'esame della commissione Attività produttive
della Camera, dove stamani la categoria professionale ha tenuto
un'audizione. E' "condivisibile", secondo quanto affermato dal
consigliere nazionale dei professionisti Andrea Foschi la
previsione di "un'unica procedura di amministrazione
straordinaria, con finalità conservative del patrimonio
produttivo, diretta alla regolazione dell'insolvenza di singole
imprese" che, vista la loro "notevole dimensione, assumano un
rilievo economico-sociale di carattere generale, anche sotto il
profilo della tutela occupazionale", così da riservare alle
altre realtà produttive l'accesso alle procedure disciplinate
nel Codice della crisi. Inoltre, il testo "stabilisce
l'istituzione presso il ministero dello Sviluppo economico,
dell'Albo dei commissari straordinari per l'amministrazione
delle grandi imprese in stato di insolvenza, ma secondo i
commercialisti "non dovrebbe trattarsi di Albo, bensì di
Registro, in quanto Albo è terminologicamente riferito agli
iscritti degli Ordini professionali". E, così, questo nuovo
Registro si porrebbe in una posizione di specialità rispetto
agli Albi professionali già istituiti, "generando possibile
confusione tra professionalità specifiche previste dagli
ordinamenti professionali e competenze vantate da quanti non
sono iscritti negli Albi professionali", ha chiuso Foschi.
(ANSA).