Le indagini in corso, che riguardano
le province di Brindisi e Lecce "testimoniano di una perdurante,
e per certi versi rinnovata, vitalità dell'associazione mafiosa
Sacra corona unita". E' quanto si legge nella relazione annuale
del 2016 della Direzione Nazionale Antimafia.
"Tutte le principali attività criminali delle due provincie,
infatti, benché talora possano apparire autonome ed indipendenti
da logiche mafiose, ad uno sguardo più approfondito risultano
fare riferimento alla associazione mafiosa, cui comunque deve
essere dato conto".
Per la Dna, inoltre, i segnali che si colgono sul
condizionamento della collettività civile da parte dei clan
mafiosi "sono preoccupanti" e devono essere contrastati "per
invertire una tendenza che appare veramente allarmante,
soprattutto nel momento storico attuale nel quale l'espansione
turistica di Puglia e Basilicata ed il benessere che ne deriva
potrebbe essere inquinata e frenata dai fenomeni criminali, con
conseguenze disastrose per la collettività".
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