(ANSA) - BARI, 19 OTT - 301 nuovi positivi oggi in Puglia
contro i 321 di ieri. Numeri che potrebbero sembrare
rassicuranti, ma non lo sono perché oggi sono stati registrati
2446 test per l'infezione da Covid-19 contro i 4.633 tamponi
processati ieri, ovvero 2187 in meno, quasi la metà. I 321
nuovi casi sono così ripartiti: 165 in provincia di Bari, 24 nel
Brindisino, 31 nella provincia BAT, 63 nel Foggiano, 20 in
provincia di Lecce, 13 nel Tarantino, 2 residenti fuori regione,
3 provincia residenza non nota. Sono stati registrati 4 decessi:
2 in provincia di Foggia, 1 in provincia BAT, 1 in provincia di
Taranto.
Solamente in provincia di Bari sono in corso mille indagini
epidemiologiche per spegnere altrettanti focolai di coronavirus.
Anche oggi è cresciuto il numero di ricoveri negli ospedali,
sono 435, 22 in più rispetto a ieri; così come sono aumentati i
pazienti nelle terapie intensive, 38 rispetto ai 36 di domenica.
Anche nelle scuole ci sono nuovi contagi e chiusure, da Foggia a
Bari. La seconda ondata di coronavirus sta mettendo in
sofferenza il sistema sanitario pugliese, ma il presidente della
Regione Puglia, Michele Emiliano, non ha intenzione, almeno per
ora, di "sacrificare" i reparti ordinari, chiudendoli come
accaduto durante la prima fase dell'emergenza sanitaria. "Questa
volta - annuncia - non chiuderemo i reparti ordinari, che
continueranno a lavorare, ma il personale è sempre quello,
purtroppo. Abbiamo chiesto ulteriori facilitazioni che invece
non ci sono state, ancora assunzioni ma poi non ci sono più
medici e infermieri da assumere in Italia". Quindi, "bisogna
trovare un punto di equilibrio" perché "per gestire il raddoppio
delle terapie intensive abbiamo bisogno non dico del doppio
degli anestesisti, ma comunque di un numero superiori di
anestesisti".
A Bari, la provincia con più casi, oggi il Miulli di
Acquaviva delle Fonti ha attivato 40 dei 100 posti letto Covid
proprio per andare incontro alle richieste della Regione Puglia.
Intanto, monta la protesta dei sindaci dopo l'approvazione del
nuovo Dpcm: "Abbiamo considerato una scorrettezza istituzionale
approvare una norma di cui non si era discusso", ha detto il
presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a
proposito della chiusura di strade e piazze a rischio
assembramenti. "I sindaci non si sottraggono alle responsabilità
- ha detto Decaro - ma a noi è sembrato inserire quella norma
nel decreto senza dire nulla ai sindaci un modo per scaricare la
responsabilità del coprifuoco sui sindaci davanti all'opinione
pubblica". (ANSA).