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Strage di pecore: Leal parte civile

Strage di pecore: Leal parte civile

Irreperibile pastore che ha sgozzato 135 animali

SASSARI, 19 ottobre 2017, 19:47

Redazione ANSA

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"Altro che follia, quell'uomo si è vigliaccamente accanito contro i più deboli, di cui si era approfittato sino a pochi istanti prima, solo perché non rendevano più alcun guadagno". È la motivazione con cui Gian Marco Prampolini, presidente della Lega Antivivisezionista (Leal), annuncia di aver "incaricato l'ufficio legale a denunciare" un pastore di Ploaghe (Sassari) che avrebbe massacrato le sue pecore e i suoi cani, e a "prevedere a tempo debito la nostra costituzione di parte civile".

Secondo una ricostruzione ancora poco chiara - anche per via del fatto che il presunto protagonista risulta irreperibile da almeno due giorni - 135 pecore e quattro cani maremmani sono stati torturati e sgozzati barbaramente. Secondo quanto emerso sinora, l'autore dell'uccisione di un intero gregge sarebbe appunto il suo proprietario. Come ricorda ancora Prampolini, "le ragioni del gesto sono che il latte prodotto da quegli animali non raggiungeva da tempo gli standard qualitativi richiesti dalla cooperativa alla quale veniva conferito".

In sostanza, "il latte non era più adatto al consumo a causa dell'alto contenuto microbico - spiega il presidente della Lega - ma l'alto contenuto di batteri è riconducibile alla negligenza del pastore nella gestione degli animali e delle norme di produzione". Anziché prendersela con se stesso, è la posizione degli antivivisezionisti, "l'uomo ha infierito con una crudeltà inaudita sugli animali di cui era responsabile, facendoli morire dopo una straziante agonia, uno sterminio spietato e molto lungo, visto il numero di animali uccisi".

Nei giorni scorsi la polizia locale aveva riferito che "da anni il servizio veterinario non riusciva a effettuare i controlli di legge, perciò non sappiamo da quanti animali fosse composto il gregge", e che "le carcasse, scoperte sette giorni dopo la mattanza, erano in avanzato stato di decomposizione". Se queste affermazioni troveranno conferma, la Leal intende chiamare in causa anche il servizio veterinario dell'Ats.

RINTRACCIATO IL PASTORE - Il pastore di Ploaghe, in provincia di Sassari, che ha sterminato il suo gregge di pecore e quattro cani è stato rintracciato nel suo podere, nelle campagne del paese, dagli agenti della Polizia municipale. L'uomo, un 62enne che già in passato aveva manifestato problemi psichici e propensione alla violenza, non ha opposto resistenza, ha ammesso il suo folle gesto e ha accettato di sottoporsi alle cure mediche.

L'allevatore è stato accompagnato all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria. Contro di lui, l'Enpa, Ente nazionale protezione animali ha presentato una denuncia alla Procura di Sassari. Secondo i riscontri degli investigatori l'uomo avrebbe deciso di massacrare le sue 135 pecore e i suoi 4 cani (un quinto è stato gravemente ferito), esasperato perché non riusciva a vendere il latte prodotto, valutato da diverse cooperative ad alto contenuto microbico e quindi non adatto alla commercializzazione e al consumo

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