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Province sarde al collasso

Province sarde al collasso

Regione cerca risorse, parlamentari in commissione Riforme

CAGLIARI, 20 ottobre 2017, 18:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le province sarde sono al collasso: servono subito 2,5 milioni di euro per poter chiudere in pareggio il bilancio 2017 a Nuoro, ma bisogna anche trovare qualche decina di milioni nel 2018 per dare gambe alle tre funzioni fondamentali ancora in capo agli enti intermedi: scuola, ambiente e viabilità. Lo Stato non aiuta: nella legge di stabilità nazionale, la Sardegna e altre regioni a statuto speciale non vedranno un euro dall'apposito fondo di 400 milioni.

Ecco perchè, mentre la Regione tratterà con il Governo ed è pronta a mettere mano al portafoglio con la nuova Finanziaria, il presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale, Francesco Agus (Cp), convocherà i parlamentari sardi delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il quadro a tinte fosche è emerso durante un incontro tra gli assessori degli Enti locali e della Programmazione, Cristiano Erriu e Raffaele Paci, con gli amministratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, rispettivamente Guido Sechi, Costantino Tidu, Massimo Torrente e Giorgio Sanna.

Al centro del confronto, le criticità finanziarie dei quattro enti di secondo livello. Alla riunione ha partecipato anche Agus. I quattro amministratori hanno rappresentato uno scenario complesso, aggravato dai tagli statali e soltanto in parte alleviato dall'intervento della Regione con cospicue risorse. "Pur avendo chiuso in pareggio i bilanci 2017, con la sola eccezione della Provincia di Nuoro, gli enti - ha sottolineato l'assessore Erriu - non hanno più fondi disponibili per garantire alcune funzioni, come il trasporto degli studenti disabili delle scuole secondarie di secondo grado e lo sfalcio delle pertinenze stradali. Inoltre, non si riesce più a provvedere al mantenimento dei livelli occupazionali delle società in house. Ed è a rischio la copertura delle spese correnti e i servizi essenziali, anche alla luce del mancato turn over del personale".

"Ho preso nell'Aula del Consiglio regionale l'impegno formale per una variazione di bilancio a favore delle Province, in modo da garantire il funzionamento dei servizi per i cittadini - ha detto l'assessore Paci - Le difficoltà finanziarie purtroppo ci sono e le ha anche la Regione, così come tutti gli Enti collegati, a causa delle sempre più frequenti e inaccettabili decisioni dello Stato di fare tagli, ultimo esempio quello del trasporto disabili di cui ci siamo immediatamente fatti carico anche se non è una spesa che spetta a noi.

Stiamo già facendo una ricognizione per cercare risorse che non sono ancora state impegnate, contemporaneamente stiamo lavorando alla nuova manovra che vogliamo approvare entro dicembre in modo da non ricorrere all'esercizio provvisorio e dare così certezza di spesa".

"Tutte le Province stanno male, quelle sarde stanno peggio - ha chiarito Agus parlando con l'ANSA - credo che occorra un unico confronto con il governo nazionale piuttosto che aprire singoli tavoli su accantonamenti, sanità, Province. Oggi la Regione sta pagando una funzione che non è propria e nel 2018 bisogna fare in modo che i problemi vengano risolti prima che esplodano". 
   

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