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Debito sanità, Regione rinuncia prestito

Debito sanità, Regione rinuncia prestito

Pigliaru, evitiamo indebitamento grazie a risparmi nel bilancio

CAGLIARI, 22 ottobre 2017, 19:58

Redazione ANSA

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Pigliaru e Paci - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pigliaru e Paci - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pigliaru e Paci - RIPRODUZIONE RISERVATA

Approvata in Giunta alcuni giorni fa, la finanziaria per il 2018 viene illustrata nei dettagli dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore del Bilancio Raffaele Paci. La manovra movimenta 7 miliardi e 724mila euro, il due per cento in più rispetto allo scorso anno. Questo è dovuto alla previsione di un aumento delle entrate tributarie di 120 milioni fino a 6 miliardi e 276mila euro.

La novità più rilevante, è la rinuncia al prestito di 300 milioni che il governo era pronto a concedere alla Regione per ripianare il deficit nella sanità. Nel commentare a caldo il varo della finanziaria, Paci aveva sottolineato il fattore tempo.

"Abbiamo approvato la legge in Giunta più di due mesi prima rispetto allo scorso anno e puntiamo ad evitare il ricorso all’esercizio provvisorio", aveva spiegato. Dei quasi otto miliardi, 40 milioni saranno a disposizione del Consiglio regionale. Risorse anche per rinnovare tutti i mezzi della Protezione civile, del Corpo forestale e di Forestas: "una grande operazione di acquisto di mezzi in leasing”, sottolinea il titolare del Bilancio.

DEFICIT SANITA', REGIONE RINUNCIA A PRESTITO - La Regione non contrarrà un mutuo per il ripianamento della spesa sanitaria per gli anni 2016/17, rinunciando così all'anticipo di liquidità previsto nella Legge di stabilità approvata dal Consiglio dei Ministri. La decisione è stata comunicata dal governatore Francesco Pigliaru al ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.

"La nostra decisione giunge al termine di un attento e serio lavoro di recupero di ogni possibile risparmio dal bilancio regionale - ha spiegato Pigliaru - pur in presenza di ridottissimi margini di manovra, che ci consente grazie a un duro e costante lavoro di ripulitura di evitare l'indebitamento. Ho ritenuto opportuno informare subito il ministro della nostra decisione in modo da non occupare spazi finanziari che possono essere utilizzati proficuamente in altre iniziative del Governo. Ringrazio in particolare il ministro De Vincenti, che in questi mesi ha seguito la vicenda con grande attenzione".

"Abbiamo fatto le nostre valutazioni e concluso che la procedura prevista dal mutuo che ci era stato proposto è tecnicamente molto complessa", ha aggiunto l'assessore del Bilancio Raffaele Paci. "Si tratta di un prestito da restituire in 30 anni, che avrebbe erogato 150 milioni per il 2018 e altrettanti per il 2019, ma per poterlo utilizzare pienamente sarebbe stato necessario attivare una serie di complicati meccanismi contabili, perché per legge è vietato indebitarsi per pagare spese correnti.

Quindi abbiamo cercato strade alternative e siamo molto fiduciosi di poter ripianare quel debito grazie all'incremento delle entrate, a una severa ripulitura dei conti regionali che ha già permesso di destinare 115 milioni al disavanzo sanitario, ai primi risultati del Piano di rientro e alla rimodulazione di alcune spese. Siamo convinti - ha concluso l'assessore Paci - che per le finanze della nostra regione la partita importante si gioca sulla nuova Intesa con una forte riduzione degli accantonamenti".

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