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Cagliari salvo, Atalanta battuta 1-0

Cagliari salvo, Atalanta battuta 1-0

Gol di testa di Ceppitelli decide la gara alla Sardegna Arena

CAGLIARI, 22 maggio 2018, 13:21

Redazione ANSA

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Italy serie A soccer match Cagliari vs Atalanta BC - RIPRODUZIONE RISERVATA

Italy serie A soccer match Cagliari vs Atalanta BC - RIPRODUZIONE RISERVATA
Italy serie A soccer match Cagliari vs Atalanta BC - RIPRODUZIONE RISERVATA

di Stefano Ambu

Salvi. Ma bisogna riflettere su numeri e paure spazzate via dalla vittoria di ieri sera con l'Atalanta. Una bella conclusione con tre punti per ricompensare i tifosi, anche se non indispensabile visto che poi il Napoli ha battuto il Crotone. Insomma, serie A riconquistata (dopo la sconfitta in casa con Roma i rossoblù erano terzultimi) più a Firenze che a Cagliari: il gol di Pavoletti al Franchi è quello che vale una stagione. Le cifre dicono che il Cagliari è arrivato quindicesimo accanto al Bologna. In realtà è sedicesimo perché, a parità di scontri diretti con i felsinei, in un'ipotetica classifica avulsa soccomberebbe per differenza reti. Anche di molto: il Cagliari ha segnato 33 reti e ne ha subito 61. Un terzo dei gol li ha realizzati Pavoletti: nove di testa. E anche su questo record deve essere comunque fatta una riflessione tattica nel senso che troppo spesso il cross è stata l'unica soluzione in avanti. Le altre reti? Padoin, Farias, Sau (2), Cigarini (2), Faragò (2), Ceppitelli (3), Joao Pedro (5), Barella (6). Facile dire che cosa è mancato: i gol delle seconde punte (Giannetti e Han hanno finito a quota zero) e Joao Pedro, (quasi) scomparso di scena dopo la sospensione del tribunale antidoping. Ma anche i gol incassati sono stati moltissimi (peggio hanno fatto solo le retrocesse e l'Udinese). Pure le sconfitte sono state tante: ventuno come quelle del Crotone retrocesso. In compenso le vittorie sono state undici come il Sassuolo undicesimo. Ora è tempo di bilanci, ma soprattutto di capire chi resterà. Giulini parlerà mercoledì in occasione della sfida alla Sardegna Arena con l'Olbia. Primo nodo, l'allenatore. La società potrebbe decidere di cambiare. Ma dovrà anche fare mea culpa sulla rosa messa a disposizione dei due mister di questa stagione: molti doppioni, ma anche tanti giocatori adattati in ruoli non loro e pochi palleggiatori per dare ordine e gioco o congelare le partite come è successo ieri quando è entrato Cigarini. Uno dei rebus di questa stagione ha riguardato le due fasce in difesa: l'anno scorso il Cagliari aveva un nazionale cileno (Isla) e un under 21 italiano (Murru). Quest'anno, per mascherare i problemi, la squadra ha dovuto cambiare modulo. E poi ricambiarlo ancora per lo sprint finale.

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