Nella settimana tra il 29 giugno
e il 5 luglio in Sardegna si contavano appena 0,67 casi di Covid
ogni 100mila abitanti, secondo i dati del Ministero della salute
rielaborati da Fadoi, la Federazione dei medici internisti
ospedalieri che hanno trattato il 70% dei ricoverati Covid.
Dopo il grande rilassamento estivo nella settimana dal 14 al 20
settembre l'incidenza dei casi sulla popolazione è salita a
32,57. A sua volta in questo arco di tempo l'indice di
contagiosità, il famoso R con t è salito da 0,24 a 0,62,
comunque sotto la soglia di sicurezza che è 1. I focolai attivi
a inizio estate erano 5, ora sono 79, dei quali 29 quelli che
hanno cominciato a sprigionare scintille nell'ultima settimana.
E si aggiunga il fattore popolazione "fragile", in Sardegna il
24% degli abitanti è over 65 anni, e di questi il 44% con una o
più malattie croniche ed il 24% con due o più malattie croniche.
E' quanto si evince dall'indagine della Fadoi sull'andamento
dell'epidemia regione per regione.
"La situazione dei contagi in Sardegna ha avuto ad agosto un
andamento che è stato al centro dell'attenzione nazionale. Da
isola Covid-free, con un Rt di 0,03 a giugno, a cavallo di
ferragosto si è avuta un'impennata dei contagi passati da poche
decina ad un migliaio in due settimane. La nuova ondata
epidemica, a partenza prevalente dal Nord, è stata di entità
tale da richiedere il supporto dalle strutture del Sud
Sardegna", commenta Maria Antonietta Marzilli, presidente di
Fadoi Sardegna.
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