Dopo oltre due settimane di
affanno e la chiusura agli accessi non Covid riapre il pronto
soccorso dell'ospedale San Martino di Oristano. Il via libera è
arrivato durante la notte dopo il completamento del
trasferimento in altre strutture del territorio di 10 pazienti
positivi presenti sino a ieri. Niente file di ambulanze
all'esterno e nessuna concitazione, ma i 12 posti disponibili
hanno già iniziato a riempirsi di nuovo con altri quattro
pazienti.
Al momento al pronto soccorso sono stati assegnati dall'ultimo
bando regionale di Ats due medici, ma ne servono sicuramente
altri. "E' una delle emergenze - dice all'ANSA il sindaco di
Oristano Andrea Lutzu - al di là delle sterili polemiche che non
mi interessano, sto andando proprio ora a Cagliari per parlare
con il commissario Ats e chiedere l'invio di nuovo personale che
possa dare una boccata d'ossigeno a medici e infermieri del
nosocomio, fino ad oggi sotto pressione. Inoltre serve
un'alternativa per i pazienti Covid nel territorio - aggiunge -
oltre al reparto dedicato con 10 posti letto e l'hotel Covid.
Purtroppo i numeri di oggi sono ancora 5 o sei volte superiori
rispetto alla prima ondata. Da parte mia ho fatto un punto di
onore il fatto di poter vedere riaperto il pronto soccorso -
conclude - ma non è il sindaco di Oristano che decide la
politica sanitaria: per questo mi sto recando a Cagliari".
Lutzu ha anche convocato per giovedì 3 il comitato del distretto
sanitario per analizzare la situazione e discutere
dell'emergenza sanitaria in generale.
Nel frattempo nel pronto soccorso sono stati inseriti ulteriori
"filtri" per i pazienti che potranno - dopo screening e test -
essere inviati direttamente nei reparti, allentando la pressione
sul servizio di emergenza-urgenza.
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