Ratificato il provvedimento di
rigetto della proposta presentata da Pifim Company Ltd per il
terminal del Porto Canale di Cagliari. Il Comitato di gestione
ha deliberato di proseguire nella sollecitazione internazionale
del mercato, dando mandato al presidente di intensificare la
ricerca di operatori capaci di rilanciare il settore del
transhipment nello scalo cagliaritano.
Il Comitato di Gestione ha dato il proprio assenso all'avvio
dell'iter istruttorio delle istanze presentate per
l'ottenimento, in concessione demaniale e per un periodo
limitato di quattro anni, di una singola e limitata porzione di
banchina e area retroportuale che non si dovrà estendere per
oltre 350 metri dal dente sud del Porto Canale.
Secondo quanto deliberato non sarà possibile realizzare
interventi di carattere infrastrutturale tali da compromettere
l'utilizzo unitario della banchina e del retrostante piazzale
pavimentato.
L'AdSP, inoltre, in caso di presentazione di domande di
concessione per la totalità degli spazi per l'attività di
transhipment, avrà piena facoltà di revocare, in qualsiasi
momento, la concessione per riavere gli spazi liberi. Tra gli
altri argomenti all'ordine del giorno del Comitato di Gestione
anche il sì alla Grendi Trasporti Marittimi che potrà
ufficialmente operare come impresa nel porto di Olbia.
"Il Comitato di gestione odierno - spiega il presidente
dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - è stato
dedicato principalmente a quella che consideriamo la madre di
tutte le nostre battaglie: la questione Porto Canale di
Cagliari. Chiusa la parentesi della proposta di Pifim Company,
ho ricevuto mandato di proseguire intensamente con l'attività di
promozione del compendio a livello internazionale e di
interlocuzione con quei soggetti che hanno manifestato
attenzione, ma che ancora non hanno presentato proposte concrete
e formali istanze di concessione".
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