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Pigliaru, populismo mette in crisi Ue

Pigliaru, populismo mette in crisi Ue

"Non ridimensionare risorse territori e per isole"

CAGLIARI, 17 maggio 2018, 20:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Si è conclusa oggi la missione del presidente della Regione Francesco Pigliaru a Bruxelles. Dopo aver incontrato il Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Povilas Andriukaitis sul tema della Peste suina africana, Francesco Pigliaru ha preso parte alla seduta Plenaria del Comitato delle Regioni. Argomento centrale, sia nel dibattito in Aula che nelle riunioni dei gruppi nazionali e politici, è stata la politica di coesione post 2020, che disegnerà il futuro dell'Europa.

Si tratta di un tema molto sentito dalle amministrazioni regionali e locali, perché costituirà la principale leva di investimento dell'Unione a favore dei territori. "L'idea di Europa rischia di essere messa in crisi dal crescente consenso ottenuto da forze populiste che tendono a erigere muri e a cercare soluzioni agendo separatamente - ha detto il governatore sardo - Ciò che alimenta quel consenso è la grande, insostenibile disuguaglianza tra persone e tra territori. In questo quadro - ha sottolineato -, la politica di coesione è più importante di prima. Bisogna lavorare, certo, perché sia più efficace, ma è anche essenziale che non venga assolutamente ridimensionata in termini di risorse. Questo vale per tutti i territori, naturalmente, ma a maggior ragione per quelli svantaggiati geograficamente come le isole".

 Pigliaru ha poi ricordato la posizione della Sardegna, esposta lo scorso 24 aprile a Bruxelles nel lavoro preliminare portato avanti dall'Intergruppo Isole del Parlamento europeo insieme alla commissione Isole del CPRM. "In quell'occasione, insieme a Corsica e Baleari, abbiamo illustrato alla Commissaria europea Corinna Cretu il nostro patto tra isole. Questa esperienza e la centralità dei nostri territori in uno scenario mediterraneo sempre più complesso, rendono evidente come la politica di coesione post-2020 non solo non debba lasciare indietro le isole ma, al contrario, sostenerne lo sviluppo".
   

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