(ANSA) - CAGLIARI, 19 NOV - Cresce del 9% la produzione
dell'olio extravergine d'oliva sardo rispetto all'annata del
2019. Ma la quantità rimane sempre sotto del 45% rispetto alle
medie produttive ordinarie. E' quanto emerge, a campagna in
corso, dalle nuove elaborazioni di Coldiretti Sardegna sui dati
Ismea-Unaprol. Per il 2020 si stima una produzione di 47.600
quintali di olio Evo rispetto ai 43.750 quintali del 2019. Dati
leggermente superiori alle medie produttive degli ultimi anni
(media 2015 - 2018: 45.890 quintali), ma di gran lunga inferiori
rispetto alle medie sarde che si aggirano intorno agli 85.000
quintali (media 2006 - 2010), in una annata che sarà ricordata
per la altissima qualità del prodotto grazie all'ottima
fioritura, a condizioni meteo non avverse e ai limitati attacchi
della mosca olearia.
"L'anno scorso - spiega Coldiretti - la produzione è stata
abbondante nel Nord Sardegna e disastrosa nel Sud. Quest'anno
anche il Sud sembra recuperare (eccetto Oristano dove le gelate
tardive hanno lasciato un pesante segno), mentre nel centro e
Nord dell'isola le produzioni tengono. "Dai consumatori arrivano
segnali importanti sull'attenzione ai prodotti locali e di
qualità - afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista
Cualbu -. Se i cambiamenti climatici stanno condizionando le
quantità sicuramente cresce invece la qualità dell'olio Evo
grazie ad agricoltori che stanno investendo in formazione e in
tecnologia per migliorare il prodotto che oggi, si classifica
tra i migliori olio Evo del mondo, come confermano i numerosi
riconoscimenti che arrivano dai più importanti concorsi e
rassegne nazionali e internazionali". (ANSA).