Si chiamava Domenico Pelleriti ed
è scomparso da Basicò (Me) nel marzo del 1993. Ucciso dalla
mafia, il suo corpo non è mai stato trovato. Sul delitto di
Pelleriti ha fatto luce recentemente l'indagine denominata
"Gotha VI" effettuata dai carabinieri del Comando Provinciale e
della Sezione del ROS di Messina. Il giovane, hanno raccontato i
pentiti della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, pur non
appartenendo alla criminalità organizzata, sarebbe stato
coinvolto in un giro di ladri d'auto ed era sospettato di avere
compiuto dei furti a un commerciante che pagava il pizzo
all'associazione mafiosa.
I capi della "famiglia" barcellonese, non potevano tollerare
che la loro autorità venisse messa in discussione e decisero di
ucciderlo insieme al complice. Portato in un casolare con un
tranello, venne torturato per fargli confessare il furto. Poi,
dopo essere stato condotto a una fossa che era stata scavata per
lui, ucciso con due colpi di pistola alla testa. Il cadavere
venne seppellito in un agrumeto, ma le ricerche svolte a
distanza ormai di anni dal delitto non hanno consentito di
recuperarne il corpo. Nel tempo il terreno è stato disboscato e
spianato con escavatori che potrebbero avere disperso i resti.
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