Un voto per far inserire tra i 'Luoghi del cuore' del Fai,
Fondo Ambiente Italiano, le grotte preistoriche dell'Addaura e
grotta Niscemi. È l'appello lanciato alla città di Palermo
dall'economista Pietro Busetta, a nome del gruppo "Rilanciamo
l'Addaura" che raccoglie oltre 1500 partecipanti, e dalla
storica dell'arte Floriana Giallombardo per il comitato
'Salviamo le grotte Addaura e Niscemi'. Il senso di prospettiva
e movimento dei graffiti raffigurati nel sito all'interno della
riserva di Monte Pellegrino rappresenta un inedito nell'arte
preistorica, come racconta la storica Giallombardo:
"Risalirebbero a circa 12mila anni fa e raffigurano la prima
scena narrativa dell'arte paleolitica, un episodio unico nella
storia dell'Homo sapiens - spiega - il significato della scena
è un enigma che ancora appassiona gli studiosi. Si vede una
sorta di danza rituale fatta da uomini e donne, forse con i
volti coperti da maschere e in compagnia di animali selvatici,
gli stessi raffigurati nella grotta Niscemi, paragonabile alla
più nota cala del Genovese di Levanzo".
Un tesoro nascosto e chiuso al pubblico per oltre vent'anni
per ragioni di sicurezza legate al rischio idrogeologico di
Monte Pellegrino. Ora la candidatura al censimento dei Luoghi
del cuore, attraverso il tam tam sui social promosso dal
comitato "Salviamo le grotte Addaura e Niscemi" e una
collaborazione con il museo Archeologico Salinas che da poco si
occupa della valorizzazione dei due siti. Una nuova campagna di
documentazione, arricchita dalle foto scattate su base
volontaria dal fotografo Antonio Cusimano è ora sui canali
social del comitato, insieme alle testimonianze di semplici
cittadini ed esponenti del mondo della cultura. Tra loro, anche
la direttrice del museo Salinas, Caterina Greco, tra le
sostenitrici della candidatura delle grotte ai Luoghi del cuore
Fai. Per aderire alla campagna è possibile votare sul sito del
Fai.
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