(ANSA) - ARQUATA DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 14 AGO - Sono colorate, di azzurro, giallo, rosa salmone; misurano da 40 a 80 metri quadrati e, insieme, formano piccoli villaggi che si stagliano sul verde dei monti. Gli interni sono curati, le finiture sembrano di qualità, anche se c'è chi si lamenta che già stanno perdendo pezzi. Ma certo, come dice Dorothy, l'eroina del Mago di Oz, "there's no place like home", nessun posto è bello come casa mia. E per i terremotati di Arquata del Tronto, mai come ora, a un anno di distanza dal sisma, la nostalgia di casa e dei paesi 'veri' è acuta. Loreto è un anziano che risiede da qualche settimana nelle casette provvisorie di Pescara del Tronto lungo la Salaria. E' qui con sua moglie. Giornate tutte uguali, ma finalmente in una casa. Due nipotini sono venuti a trovarlo. "Fino allo scorso anno passavano con noi gran parte del periodo estivo, quest'anno non è possibile: la casetta, per quanto accogliente, è piccola, ma almeno per qualche giorno ci stringiamo ancora un pò e loro stanno con noi" sorride, mentre guarda i bambini giocare su un'altalena. Con le casette i problemi non sono risolti. "Dovremo trascorrere qui la nostra vecchiaia - sospira Loreto -. Per carità, le case sono ben fatte, ma sarebbe stato opportuno prevedere quattro metri quadri in più per uno stanzino dove riporre scope, detersivi, qualche piccolo attrezzo, visto che dovremo trascorre molti anni qui, credo almeno 10, se non 15, come qualcuno ci ha voluto dire. Abbiamo chiesto se si potevano costruire piccoli box dall'altra parte della strada, da utilizzare come fondaci, ma al momento ci hanno detto che non è possibile". L'area Sae di Pescara del Tronto è abitata ma c'è ancora da fare. E' stato realizzato del verde pubblico, ma, fanno notare i 'residenti', ci si è dimenticati di un pozzo per annaffiare le piante, o a cui attingere nel caso, malaugurato, di un incendio. La Protezione civile è al lavoro per realizzare due pozzi. Quanto alle attività commerciali, la storica macelleria Petrucci di Trisungo sta per avviare i lavori per la nuova sede, che avrà l'aggiunta di un ristorantino. Nell'area commerciale sono previsti anche un bar e qualche negozio per la spesa al minuto. La signora Elsa era tra le persone più in ansia il giorno dell'assegnazione delle casette, a inizio giugno. Mostrò ai giornalisti la scatola delle medicine che stava assumendo per superare i problemi d'ansia causati dal terremoto, la paura e l'incertezza del futuro. Adesso sta bene nella sua nuova residenza. "Le case sono accoglienti. Almeno per me, perché qui dobbiamo parlare famiglia per famiglia. La nostra - dice - è una casetta da 60 metri quadrati. Ci stiamo in quattro e direi bene. In albergo non sono voluta andare per niente, ci siamo sistemati in altro modo. Certo, potevano darcela prima questa casetta, si potevano muovere prima, visto che qua l'area era già urbanizzata. Ma è andata così, adesso chiudiamo questo discorso e pensiamo a questa parvenza di normalità. Ricominciamo da qui e via. Io mi contento della vita attuale. Guardiamo avanti".