(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 18 AGO - "A un anno dalla scossa del 24 agosto la priorità è riportare la gente a vivere nei nostri borghi e quindi dobbiamo fare anche l'impossibile per consegnare le casette entro e non oltre l'autunno": è il pensiero dei sindaci di Cascia e Preci Mario De Carolis e Pietro Bellini, nel ripercorrere un anno di emergenza legata al terremoto. "Il nostro calvario, ad essere onesti, è iniziato con le scosse di ottobre - racconta De Carolis -, ad agosto le nostre abitazioni avevano retto, ma non c'è dubbio che la data del 24 resta il momento più drammatico, date le vittime di Amatrice e degli altri paesi limitrofi". A Cascia non è stato semplice individuare l'area dove costruire le Sae, le Soluzioni abitative di emergenza "e questo a causa di una morfologia complicata che ci ha fatto perdere un po' di tempo prima di avviare i lavori di urbanizzazione". "Ma adesso - ha sottolineato il sindaco - i cantieri sono tutti aperti e le prime casette stanno per essere consegnate ad Avendita e Colle di Avendita". "Fondamentale - ha detto De Carolis - sarà al più presto ricreare le condizioni per portare turisti a Cascia, rispetto a un anno fa abbiamo perso più della metà delle presenze". "E' stato un anno molto difficile per Preci - ha raccontato Bellini -, la mia comunità e a volte noi stessi amministratori ci siamo sentiti disorientati non avendo più la possibilità di muoverci nei nostri tradizionali spazi". "Le casette sono in costruzione - ha aggiunto - e questo ci permetterà di riportare la gente in questo borgo che, una volta rianimato, saprà reagire ancor meglio per andare verso la ricostruzione". (ANSA).