(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 14 AGO - "Ci sono delle difficoltà. Le istituzioni hanno effettivamente delle problematiche al loro interno che io riassumo in una parola che il Papa ha già detto molte volte: la burocrazia eccessiva di questo Paese, che praticamente rallenta tutto e impedisce anche a uomini di buona volontà che fanno parte delle istituzioni, di poter intervenire più alacremente". Lo afferma a Radio Vaticana Italia, monsignor Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, in merito alla ricostruzione post terremoto. "Per esempio ci hanno 'espropriato' delle chiese, nel senso che saranno ricostruite dal Ministero dei Beni culturali. Se ci dessero la possibilità di farle da noi, potremmo sicuramente dare un contributo più rapido", dice mons. D'Ercole. In merito alle celebrazioni, il vescovo precisa che "saranno molto semplici. Abbiamo pensato ad una veglia che però coinvolgesse tutti. Si svolgerà la notte del 24, anniversario del terremoto, si completerà con preghiere in ricordo delle vittime verso le 3.36 di notte, e tutto finirà per le 4.00-4.30. Invece la celebrazione della Messa sarà nel pomeriggio del 24 nella zona terremotata, a cui invitiamo tutti gli altri comuni ad Arquata, quindi a Pescara del Tronto di Arquata vicino alla chiesa nuova che è stata creata ed inaugurata domenica 6 agosto - conclude mons. D'Ercole - Sarà quello il momento in cui ripartiremo per nuovi progetti, tenendo conto di quello che è stato fatto, ma con una volontà comune di ricostruire insieme non come prima, ma se possiamo, meglio di prima". (ANSA).