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Sequestro villini clan in frazione paese 'Benvenuti al Sud'

Sequestro villini clan in frazione paese 'Benvenuti al Sud'

Sigilli GdF-DDA Salerno a beni per 13 milioni cosca Fabbrocino

NAPOLI, 29 ottobre 2020, 11:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Figurano anche 9 aziende, 53 appartamenti e 4 villini tra i beni, per circa 13 milioni di euro, che sono stati sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza di Salerno ai pregiudicati Francescantonio Fabbrocino, 64 anni, nipote del capo dell'omonimo clan Mario Fabbrocino, e Antonio Piccirillo, 73 anni, ritenuto "prestanome" di Francescantonio. I finanzieri hanno apposto i sigilli anche a Santa Maria di Castellabate, una delle quattro frazioni marine di Castellabate, borgo medievale tra i più belli del Cilento diventato ancora piu' famoso grazie al film "Benvenuti al Sud".
    I decreti di sequestro - che sono stati emessi dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, coordinata da Giuseppe Borrelli - riguardano anche 17 garage, 8 appezzamenti di terreno e 16 quote societarie. Il giudice ha disposto l'amministrazione giudiziaria per i beni sottoposti a sequestro che, di fatto, continuavano ad essere gestiti dal nipote del boss il quale incontrava in casa i suoi "collaboratori" sebbene fosse agli arresti domiciliari.
    I finanzieri, guidati dal maggiore Raffaele Napolitano, comandante del G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Salerno, hanno scoperto che il clan Fabbrocino era riuscito a intestare i beni frutto delle attività illecite, a otto "prestanome". Accertato anche il riciclaggio, tra il 2004 e il 2010, di oltre un milione e mezzo di euro.
    Particolare attenzione, in questi mesi, è riservata dagli inquirenti e dalle forze dell'ordine al monitoraggio della zona del Cilento, litorale turistico particolarmente esposto, a causa degli effetti della pandemia, all'infiltrazione delle organizzazioni malavitose, non solo campane (i Fabbrocino, per esempio, sono ritenuti legati a "Cosa Nostra", ndr).
   

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